Un memoriale all’ex caserma Romagnoli di Padova, campo di concentramento durante la guerra

Un progetto proposto da un gruppo di associazioni e una petizione firmata da tutti i consiglieri comunali 

PADOVA I consiglieri comunali hanno firmato una mozione per realizzare un Memoriale alla ex Caserma Romagnoli, campo di concentramento durante la guerra nel quale Padre Placido Cortese ha prestato la sua opera caritativa

Il progetto di un gruppo di istituzioni e cittadini prevede di conservare alcuni spazi dell’area dell’ex Caserma Romagnoli da riqualificare a memoria di quel tragico periodo della Seconda guerra mondiale e a uso civico.

Si tratta di un progetto collettivo per recuperare la memoria di un periodo tragico della nostra storia recente – la Seconda guerra mondiale – e per celebrare l’opera di un vero e proprio “eroe” di quel periodo: padre Placido Cortese, frate della Basilica del Santo a Padova, direttore del «Messaggero di Sant’Antonio» e da qualche mese Venerabile, che in quei giorni bui si prodigò con ogni mezzo per lenire le sofferenze degli internati in quello che fu, tra l’agosto 1942 e il settembre 1943, il Campo di concentramento di Chiesanuova.

Quell’area nel quartiere ovest di Padova, divenuta nel dopoguerra “Caserma Mario Romagnoli”, poi lasciata dall’Esercito nel 2009, è ora in dismissione da parte dello Stato e destinata dal Comune di Padova a uso commerciale, direzionale e residenziale. Ma un gruppo di lavoro composito tra istituzioni pubbliche e religiose, comitati civici, associazioni e parrocchie si è costituito perché, seppur nel progetto di riqualificazione previsto, non venga “rasa al suolo” anche la memoria di quel luogo e dei suoi protagonisti.

Così l’Associazione di promozione sociale “Viaggiare i Balcani” (capofila del progetto), i frati del Santo (Provincia Italiana di Sant'Antonio di Padova, Rettorato della Pontificia Basilica di Sant'Antonio di Padova, Vicepostulazione della causa di canonizzazione di Padre Placido Cortese), Consulta di Quartiere 6A – Padova, Comitato Cittadini "Itinerario della Memoria Padova Ovest", Parrocchie e consigli pastorali di Santa Maria Assunta in Chiesanuova e della Beata Vergine Maria del Perpetuo Suffragio alle Cave, hanno presentato all’intero Consiglio comunale di Padova la proposta di conservare almeno una porzione della struttura esistente monumentalizzandola.

Il progetto nei dettagli è stato presentato da Leonardo Barattin, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Viaggiare i Balcani”; padre Giorgio Laggioni, vicepostulatore della causa di canonizzazione di padre Placido Cortese; Luciano Sardena, presidente della Consulta di Quartiere 6A – Padova; don Pierpaolo Peron, parroco di Santa Maria Assunta in Chiesanuova a Padova.

La presentazione del progetto
La presentazione del progetto

Si tratta in pratica di conservare un edificio originale dell’ex Campo di concentramento cui attribuire un nome che richiami gli eventi passati, che porti sulla facciata esterna una targa a memoria dei fatti e che preveda al suo interno uno spazio riservato a foto e documenti dell’epoca. Uno spazio dedicato a ospitare servizi sociali e attività culturali a beneficio della popolazione del quartiere e dell’intera cittadinanza. Il progetto condiviso dal gruppo di lavoro prevede anche la conservazione di una porzione originale del muro di cinta del Campo sul fronte strada e di riservare all’interno del nuovo complesso uno spazio verde pubblico da intitolare agli internati.

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