Un notaio su quattro è donna, un mestiere che non conosce crisi

I risultati di un sondaggio Lan su come cambia l’attività Nasce l’associazione “Merito” con giovani professionisti
CORTESE - VARIE FOTO AEREE
CORTESE - VARIE FOTO AEREE

Da che cosa dipende la scelta di un notaio? Su una scala di valori da uno a dieci, a che posto mette la professione del notaio? Sono solo due delle domande di un sondaggio effettuato dalla società padovana Lan (Local area network) diretta da Luca Romano, per conto di “Merito”, associazione padovana di cultura notarile. Ne fanno parte cinque studi notarili di Padova: Carrucciu, Cassano, Crivellari, Speranza e Todeschini. L'associazione è presieduta dal notaio Riccardo Speranza.

Quasi un intervistato su due (48%) indirizza la sua scelta in base ai costi/preventivi proposti dagli studi notarili. Altri aspetti che incidono sulla scelta sono la comodità/vicinanza (31,6%), (soprattutto se si fa riferimento ai clienti privati), ma anche la professionalità (31,2%) e la reputazione (26.9%) acquisita sul territorio. Incidono in misura minore la disponibilità (19.9%) e i tempi di istruzione della pratica (9,6%).

A proposito, invece, della scala di valori delle professioni, quella del notaio è collocata al settimo gradino, insieme a ingegneri, architetti, avvocati e commercialisti. Dal sondaggio emerge che la percezione degli intervistati privilegia le professioni legate alla salute delle persone: così troviamo nei gradini più alti farmacisti (ottavo) e medici (nono).

«Gli intervistati della nostra ricerca su “notai: una professione alla prova della crisi dei cambiamenti legislativi e del mercato - precisa Luca Romano - si distinguono tra famiglie, attività imprenditoriali e liberi professionisti».

«Nel distretto notarile di Padova – spiegano Emanuela Carrucciu e Cristina Cassano – su 80 iscritti, le donne notaio sono 24 e quelli che hanno meno di 50 anni sono 43. A conferma che la nostra non è affatto una professione di solo anziani, preclusa alle donne».

«Certo - aggiunge Federico Crivellari, un altro giovane notaio dell'associazione Merito - il tragitto per raggiungere il traguardo è lungo e richiede molto studio. Il concorso è tra i più difficili, ma chi ci mette impegno e determinazione alla fine ce la può fare. Come associazione, anche per aiutare chi non ha grosse disponibilità economiche, organizziamo stage gratuiti per preparare i candidati al concorso notarile. Dall'indagine, che ha riguardato anche categorie economiche e professionali, emerge - spiega Crivellari - che al notaio viene chiesto di mantenere sia una terzietà di garanzia e sia una capacità di lavorare in rete con altre figure professionali e con associazioni di categoria e pubblica amministrazione».

«Nel contesto di questo essenziale lavoro di interscambio – dice il notaio Riccardo Speranza, presidente dell'associazione Merito - che punta soprattutto a garantire legalità e a tutelare i soggetti più deboli, abbiamo attivato convegni informativi con diversi gruppi professionali e imprenditoriali. Dalle categorie economiche emergono, in particolare, richieste di assistenza, soprattutto in questo periodo di crisi, che riguardano ristrutturazione dei debiti e ricontrattazione di finanziamenti».

A conferma che anche il lavoro del notaio è in fase di cambiamento, l'indagine della Lan ha evidenziato come, per esempio, si siano allargate anche le competenze in ambito di diritto societario e internazionale.

«C’è richiesta - spiegano ancora Emanuela Carrucciu e Cristina Cassano - di sostegno alle start up con agevolazioni per i giovani e aiuti economici alle start up attraverso il crowdfunding, una forma di finanziamento collettivo. E anche il supporto tecnico-professionale alle missione del made in Italy all'estero. Un altro intervento riguarda la nuova frontiera delle star up immobiliari con la rigenerazione urbana». (a.scu.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova