Un reparto bunker a Malattie infettive
A luglio il via ai lavori, sei stanze per i detenuti con guardiola pronte a gennaio 2018. La Regione ha stanziato 360 mila euro

BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MALATTIE INFETTIVE
All’Azienda ospedaliera di Padova nascerà un reparto blindato per ricoverare i detenuti.
Dopo tante parole, dibattiti e progetti, si parte.
Sarà realizzato sul lato sud della palazzina di Malattie infettive, al piano terra, e conterà sei posti letto. Una delibera a firma del direttore generale di via Giustiniani, Luciano Flor, aggiudica i lavori di realizzazione ad un’azienda edile del Palermitano, Dal. ma srl di Bagheira.
La novità rappresenta la risposta a un’esigenza sentita già da molto tempo in città, soprattutto dai rappresentanti delle forze dell’ordine, spesso impegnate nella vigilanza a detenuti ricoverati. Non esiste infatti alcuna area riservata alla cura e all’assistenza sanitaria dei carcerati, nonostante nelle strutture patavine ci sia una media di tre ricoveri alla settimana.
Tra l’altro, sono circa un migliaio i detenuti al Due Palazzi, molti soffrono di malattie croniche o sono in cura per dipendenze da alcol o sostanze stupefacenti. Non è raro che qualcuno di loro venga accompagnato in Azienda ospedaliera per eseguire esami diagnostici urgenti o per sottoporsi a trattamenti specialistici.
In passato, tra un giro e l’altro, c’è anche chi ne ha approfittato per fuggire a gambe levate. Nell’ottobre 2015 un rapinatore è evaso dall’ospedale lanciandosi da una finestra del secondo piano del Monoblocco. Nel settembre dello stesso anno un giovane spacciatore con la tubercolosi è scappato da Malattie infettive.
Il reparto bunker di prossima costruzione ha proprio l’obiettivo di diminuire il rischio “evasione” dei pazienti-carcerati. Aiutando gli operatori di sicurezza nel loro lavoro di vigilanza. Il cantiere aprirà tra qualche settimana, a luglio, e ci vorranno almeno sei mesi per ristrutturare l’area dell’edificio prescelta.
L’inaugurazione del centro specializzato in medicina penitenziaria, quindi, è prevista per l’inizio del 2018. Il costo complessivo dell’operazione si aggira attorno ai 360 mila euro: il finanziamento arriva direttamente dalla Regione Veneto. Nel nuovo reparto, dotato di un proprio ingresso, lavoreranno i medici dell’Azienda ospedaliera.
La sorveglianza sarà garantita 24 ore su 24, a turno, dalle guardie penitenziarie già al lavoro nelle strutture di detenzione padovane. Il reparto sarà blindatissimo: ogni persona che si presenterà davanti alla guardiola sarà identificata prima di poter accedere all’area. I detenuti verranno ricoverati in stanze singole, dove nulla sarà amovibile. I letti, gli armadietti e gli apparecchi installati saranno studiati appositamente per garantire la sicurezza del ricoverato e degli operatori sanitari.
Non ci sarà la possibilità di spalancare le finestre come avviene in un comune reparto. Gli infissi saranno dotati di dispositivi particolari che consentono solo il ricambio d’aria. Il finanziamento è stato stanziato nel febbraio 2016, attraverso la delibera regionale “Adeguamento e rinnovo reparti detentivi negli ospedali del Veneto”.
Oltre al reparto padovano, la rete regionale dei servizi sanitari penitenziari prevede: all’Azienda ospedaliera di Verona, un reparto per detenuti con sette posti letto; all’ospedale di Belluno, nel reparto di Chirurgia, tre stanze dedicate asi detenuti; all’ospedale di Treviso, quattro stanze a Malattie infettive e due stanze in Medicina d’urgenza; all’ospedale di Rovigo, due stanze al Pronto soccorso.
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