«Un tunnel sotto la stazione e via tre passaggi a livello»

. Giornata intensa, quella di ieri, negli uffici della stazione ferroviaria di viale Degli Alpini dove la Struttura tecnica della Regione ha incontrato, insieme ai responsabili di Sistemi Territoriali spa, i rappresentati di ciascun Comune attraversato dalla tratta della ferrovia Adria-Venezia. Interpellati Adria, Cavarzere, Cona, Correzzola, Pontelongo, Arzergrande, Piove di Sacco, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Camponogara, Dolo e Mira.
I tavoli tecnici erano mirati a verificare congiuntamente la possibilità di eliminare qualche passaggio a livello o, in alternativa, studiare soluzioni di viabilità alternativa a basso costo. Ci sia aggiornerà tra un mese. È stato permesso anche a un rappresentate del “Comitato pendolari ferrovia Adria Venezia” di partecipare come uditore.
«Abbiamo apprezzato» ha commentato il presidente del comitato Emanuele Sarto «la disponibilità delle parti: l’attenzione ai passaggi a livello è solo uno degli aspetti che interessano i pendolari».
«Un punto fondamentale» ha spiegato il vicesindaco di Piove di Sacco, Lucia Pizzo «è la realizzazione del tunnel ciclo pedonale sotto i binari della stazione, che congiunga viale Degli Alpini con via Vittorio Veneto. A Piove ci sono otto passaggi a livello di cui molti non eliminabili se non con opere complesse e costose. Ci siamo concentrati perciò su tre che potrebbero essere tolti con una viabilità alternativa. Attendiamo i progetti di fattibilità della Regione. Sul piatto abbiamo anche messo l’annosa questione del sottopassaggio di via Ramei».
«La nostra stazione» ha invece sottolineato il sindaco di Arzergrande Filippo Lazzarin «non sarà chiusa perché ne è stata riconosciuta la valenza per la presenza di un parcheggio scambiatore. Abbiamo discusso di un intervento tecnico al binario in corrispondenza del passaggio sulla Sp 4».
Fiorella Canova, sindaco di Pontelongo: «La nostra priorità è la messa in sicurezza del passaggio a livello di via San Valentino, riconosciuto come uno dei più pericolosi della tratta». In questa circostanza la situazione è davvero critica. Chi deve svoltare su via San Valentino e trova alle sbarre abbassate è costretto a fermarsi e ingombrare per molti minuti la Sr 516, in corrispondenza della rampa sul ponte sul Bacchiglione. Gli spazi sono ristretti e la visibilità pessima. «Al prossimo incontro» ha aggiunto Canova «ci sarà proposto un progetto per dare una risposta alla problematica. Nel nostro territorio c’è anche un passaggio in fondo a via Alighieri, oltre il quale c’è il depuratore e un paio di abitazioni: non è un’urgenza ma bisognerebbe intervenire con una viabilità alternativa».
A Correzzola il vero tema è l’attraversamento sulla Sr 104 Monselice mare, con le lunghe code che si formano negli orari di punta e nel periodo estivo con i pendolari del mare «L’unica soluzione» ha commentato il primo cittadino Mauro Fecchio «sarebbe fare un cavalcavia ma non rientra certo nella tipologia degli interventi in discussione. In realtà, per quanto ci riguarda, sono rimasti solo i passaggi ineliminabili dopo gli interventi del 2000 quando era già stata fatta una scrematura lungo la tratta». —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova