Una chiesa gremita per Marco e Gloria
San Stino. L’abbraccio dei fedeli ai genitori del giovane architetto. Don Alberto ha ricordato tutte le vittime di Londra

DE POLO - DINO TOMMASELLA - S.S TINO - MESSA PER MARCO E GLORIA
SAN STINO. Chiesa di Santo Stefano piena di fedeli nel tardo pomeriggio di ieri per la messa in suffragio di Marco e Gloria vittime dell’incendio al Grenfell Tower di Londra. Dopo la veglia di domenica un altro momento di preghiera, dunque, è stato utile per riflettere e lenire il dolore dei genitori e degli amici, tutti in attesa di notizie da Londra. Si stanno cercando i corpi, e i vigili del fuoco e le forze dell’ordine londinesi hanno raggiunto i piani più alti della torre, agendo tuttavia con prudenza, perché resta molto alto il rischio di crolli. Nella prima seduta ufficiale del Parlamento britannico appena rinnovato, a Westmister, il primo ministro Teresa May ieri ha chiesto scusa ai parenti delle vittime, sottolineando che l’esecutivo del Regno Unito non ha fatto abbastanza per assistere i familiari delle vittime di questa immane catastrofe.
E don Alberto Arciscasa, in chiesa, ha voluto spendere una parola di conforto anche per le altre vittime della sciagura, invitando i fedeli a pregare anche «per coloro che ovviamente non possiamo conoscere, e di cui non sappiamo nemmeno il nome». Don Alberto ha poi accostato la figura di Marco Gottardi a quella di San Luigi Gonzaga, che secondo il calendario liturgico veniva ricordato proprio ieri, giorno della morte avvenuta a Roma nel 1591. «Amava stare coi poveri, lui che era di buona famiglia, non desiderava stare accanto agli appestati nel suo tempo», ha ricordato il giovane sacerdote, «un giorno San Gonzaga scrisse alla madre sottolineando che la carità consiste nel rallegrarsi con coloro che sono nella gioia e piangere con coloro che sono nel pianto. Preghiamo per Gloria, per Marco e tutte le vittime sconosciute di Londra». Alla fine della funzione religiosa i genitori di Marco hanno avuto modo di conversare con i fedeli in chiesa, ricevendo parole di conforto e abbracci. Erano emozionati come domenica sera in occasione della veglia, ma dai loro volti traspariva minore tensione. I giovani di San Stino si stanno interessando sempre più alla Fondazione che porterà i nomi dei ragazzi. I cittadini continuano poi a raggiungere il municipio per rivolgere un pensiero per iscritto nel banchetto allestito per ricordare Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Una ragazza ha scritto. “Ricordo i viaggi in treno che abbiamo condiviso insieme, caro Marco. Averti al tuo fianco è stata una grazia”.
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