«Una forma aggressiva, purtroppo incurabile»

Basso (Oncoematologia pediatrica Padova): «Questi tumori rappresentano il 30% delle neoplasie pediatriche»

PADOVA. Riccardo Molinaro Caridà è stato uno dei piccoli pazienti di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova, seguito dal professor Giuseppe Basso e la sue equipe, in particolare l’oncologo Enrico Opocher. Riccardo era arrivato pochi mesi fa in Oncoematologia e purtroppo la diagnosi per lui è stata subito infausta. Il tipo di tumore che lo aveva colpito, un tumore del tronco, era particolarmente aggressivo e maligno. «Incurabile» il tremendo verdetto che i medici hanno dovuto riferire alla famiglia. Non c’erano terapie a cui quella forma di neoplasia rispondesse. I genitori di Riccardo comunque non si sono mai arresi. Lo hanno portato anche a Parigi per una consulenza specialistica: in Francia è stata eseguita una biopsia per cercare dei particolari marcatori in presenza dei quali il bambino avrebbe potuto essere sottoposto a specifici trattamenti. Purtroppo non c’è stato esito positivo. Qualsiasi intervento a quel punto sarebbe stato inutile e avrebbe provocato al ragazzino inutili sofferenze. L’altra sera Riccardo si è sentito male a casa ed è stato subito portato all’hospice pediatrico dove dopo poche ore il suo cuore ha smesso di battere.

«I tumori del tronco rappresentano il 30 per cento di tutte le neoplasie, benigne e maligne, pediatriche» sottolinea il professor Giuseppe Basso, direttore di Oncoematologia pediatrica, «più frequenti sono solo le leucemie. Non tutti i tumori cerebrali sono maligni o così aggressivi, fortunatamente. In questo caso, purtroppo, nessuna cura poteva essere efficace ed anche il motivo per cui il decorso è stato così veloce».

L’Oncoematologia pediatrica rappresenta una delle eccellenze della sanità padovana al punto da richiamare pazienti non solo da tutta Italia ma anche dall’estero. Purtroppo come molte altre strutture dell’Azienda ospedaliera, soffre da anni il problema degli spazi troppo esigui, a fronte di necessità che purtroppo aumentano. Finalmente è stato avviato l’iter per la realizzazione di un edificio nuovo da destinare al Dipartimento di Pediatria dell’Azienda, una torre di sette piani che sorgerà al posto dell’ex Pneumologia. Un progetto da oltre 50 milioni di euro finanziato dalla Regione Veneto che dovrebbe essere pronto per la fine del 2020. Proprio in questi giorni è in fase di redazione il bando per la progettazione della palazzina.

Elena Livieri

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