Una pedalata a tappe con il Csv per scoprire gli scorci della città rigenerata

Diversi gruppi in bici guidati dai volontari  hanno girato centro e quartieri alla scoperta di luoghi e storie di recupero e riscatto 
MARIAN -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BICICLETTATA PAESAGGI URBANI
MARIAN -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BICICLETTATA PAESAGGI URBANI

PADOVA. Una biciclettata per fotografare i luoghi della città con le più significative storie di rigenerazione, con il focus su corsi d’acqua, spazi verdi, piazze ed edifici. È l’iniziativa organizzata nella giornata di ieri dal Tavolo di lavoro Ambiente e Urbanistica di Padova capitale europea del volontariato 2020, che ha visto diversi gruppi di amanti della bicicletta, guidati dai volontari del Csv, pedalare lungo tre diversi itinerari allo scopo di fotografare i luoghi della riqualificazione urbana della città, scoprendo storie di socialità e impegno civico.

Un primo itinerario prevedeva un passaggio nel quartiere Sacra Famiglia, per proseguire verso la Guizza e il Basso Isonzo; il secondo ha portato i ciclisti dalla Stanga a Ponte di Brenta; il terzo ha attraversato parte del Centro per poi snodarsi in diversi punti del quartiere Nord. Per tutti partenza da parco Cavalleggeri, per raccontare la storia e il possibile futuro della Prandina.

Da lì l’itinerario 3 prosegue verso via Beato Pellegrino, per scoprire i giardini della Fondazione Irpea, uno spazio normalmente chiuso alla collettività ma che è stato messo a disposizione della città con la creazione di un progetto di inclusione sociale e lavorativa per persone con disabilità. Oltre a una comunità alloggio e a una scuola professionale, infatti, il giardino è sede delle attività di agricoltura sociale per gli ospiti della fondazione, attività che sposano i temi del riciclo creativo e dell’economia circolare.

Seconda tappa la Torretta Codalunga, dallo scorso anno abbellita dalll’opera di street art “Compianto sul Cristo morto”, realizzata dall’artista torinese Vesod Brero grazie all’istituzione di un progetto di formazione culturale a cui hanno collaborato quaranta under 35. Il tour prosegue toccando due punti in via di riqualificazione nella zona di Corso del Popolo, piazza De Gasperi e piazza Gasparotto, per poi fermarsi in via Norma Cossetto, che collega la stazione a viale Codalunga.

Qui l’associazione Mimosa presenta il progetto Greenline, pensato con l’obiettivo di promuovere azioni che migliorino la qualità della vita nella zona della stazione, attraverso l’integrazione e lo scambio culturale. Si giunge in Arcella, alla scoperta delle tante realtà di cooperazione dal basso che animano il quartiere, dall’Officina di comunità al circolo Olol Jackson, e di alcune delle migliori esperienze di rigenerazione urbana della città, come il The Ring, che si occupa di recuperare i vuoti urbani nella zona retrostante la stazione.

Fermata al Parco Milcovich, diventato negli ultimi anni protagonista di numerosi eventi sportivi e culturali come Arcella Bella, per poi giungere in piazza Azzurri d’Italia. La zona è cronicamente percepita come in stato di abbandono, e come luogo critico per la sicurezza: qui a giugno è partito un progetto dal basso per la riqualificazione dell’area, grazie alla collaborazione di enti, architetti e urbanisti, mentre l’area verde di San Carlo è affidata alla coop Cosep. Ultima tappa il “corridoio verde” di San Bellino, progetto di mobilità dolce e sostenibile per collegare scuole, patronati, supermercato e centri sportivi ricavando un percorso attraverso le aree verdi già esistenti che confluiscono nel parco Morandi. —


 

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