Una piattaforma per la raccolta di fondi Coronavirus per l'ospedale di Padova

PADOVA. Una piattaforma per la raccolta di fondi destinati all'Azienda Ospedaliera di Padova. Questa l'iniziativa lanciata dall'imprenditore Guido Casellato, Amministratore delegato di H2c, società immobiliare che lavora per il rilancio degli spazi del Net Center di San Lazzaro a Padova.
Un progetto condiviso fin dal principio con il commercialista Andrea Cortellazzo, socio del noto studio legale tributario Cortellazzo e Soatto di Padova e con i vertici dell'azienda Ospedaliera di Padova. La piattaforma consente a imprenditori professionisti commercianti di iscriversi nella piattaforma e donare per sostenere i tre progetti dell’azienda Ospedaliera Universitaria di Padova per il covid-19.
«La crisi sanitaria in atto» ha detto Guido Casellato «ci dimostra una volta di più il livello di eccellenza della nostra Azienda Ospedaliera: una struttura che ha affrontato l'emergenza limitando il numero dei morti, contenendo i contagi e anzi riuscendo a garantire la quasi normale operatività di tutte le piastre operatorie della struttura. Un risultato encomiabile per una struttura pubblica che conferma uno standing internazionale riconosciuto a tutti i livelli, sia di gestione dell'emergenza che di specializzazione e di capacità di ricerca».
Ed è stato l'orgoglio per il proprio ospedale cittadino ma anche la voglia di fare qualche cosa per gli altri che ha spinto Casellato, oltre 30anni nel settore dell'energia prima di cambiare attività a seguito della vendita di Enerco distribuzione (controllata da H2c spa) a Italgas nel 2017, ad elaborare il progetto di piattaforma digitale per la raccolta fondi destinati all'Azienda Ospedaliera padovana.

«L'ospedale ha bisogno di dispositivi di protezione individuale come le mascherine» spiega l'imprenditore «ma pure di attivare una campagna di tamponi ad ampio spettro e di fondi per la terapia intensiva. Questa piattaforma, direttamente gestita dall'Azienda Ospedaliera permette agli imprenditori e ai professionisti, in pieno anonimato, di donare quanto possono, senza alcuna intermediazione, rendendo più facile la realizzazione di uno o più di questi progetti. La piattaforma è pensata per permettere a chi dona di seguire passo dopo passo tutte le fasi fino alla conclusione dell'attività in assoluta trasparenza».
Uno strumento quindi per tutti i padovani che vogliono dare una mano in prima persona al proprio ospedale, un ente pubblico che già ha dimostrato di essere una punta di eccellenza e di poter garantire cure adeguate ai suoi pazienti. «Abbiamo scelto di portare avanti questa iniziativa anche come una forma di responsabilità sociale d'impresa»ha concluso Casellato «e siamo sicuri che molti altri imprenditori sceglieranno di partecipare a questa iniziativa. È nostro dovere aiutare un istituto come il nostro in un momento di emergenza così grave».
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