Una Stua sul colle di Villa Draghi
MONTEGROTTO TERME. Sul colle di Villa Draghi un tempo c’era una “Stua”, uno stabilimento per le cure termali. La scoperta è stata fatta da parte dell’Associazione Villa Draghi. Una scoperta, quella annunciata ieri dalla presidente dell’associazione Villa Draghi, Luisa Calimani, che cambia di fatto la storia dell’area. «Abbiamo messo assieme i “cocci e siamo giunti alla conclusione, certa, che a Villa Draghi c’era uno stabilimento termale», spiega Luisa Calimani. «Abbiamo considerato i racconti di Alberto Ceccarello, che era andato a vivere lì dall’età di otto anni. Diceva a tutti che c’era, poco sotto alla villa, nel colle, una mura che aveva un valore storico importante, e nessuno lo badava. Un giorno, con Loris Sguotti dell’associazione e l’ex sindaco Elvio Cognolato abbiamo deciso di salire e in quel momento abbiamo fatto due più due».
«Una volta vista la mura, abbiamo capito che era della vecchia villa che a questo punto ospitava uno stabilimento termale», prosegue la presidente dell’associazione Villa Draghi. «Il tutto è stato confermato da una incisione di Villa Lucadello, precedente a Villa Draghi, e del colle di Delfenbach del 1713, nella quale in minuscolo c’era scritto acqua bollente naturale». Decisivi sono stati anche gli scritti antichi. «Quando nel 1577 viene descritta la villa di Elena Capodivacca, nobile padovana nipote di Bartolomeo Capodivacca, si fa rifermento alla fonte d’acqua, ai fanghi termali, a bagni e ad una Stua, luogo nel quale si facevano fanghi e cure», rileva la Calimani. Domani, dalle 10, ci sarà l’inaugurazione della “Stua”, quindi della mura alta in alcuni punti cinque metri, 2 in altri, reperto dello stabilimento termale di Villa Draghi.
«Abbiamo ripulito l’area grazie ai volontari e ad una quindicina di scout» dice ancora la Calimani. «Abbiamo tolto le erbacce anche dal sentiero che porta su verso la Stua».
(f. fr.)
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