Un’ambulanza per “salvare” i Colli

OSPEDALETTO EUGANEO. È ufficiale: da lunedì 6 giugno la sesta ambulanza dell’Usl 17 sarà in pianta stabile a Ospedaletto Euganeo. Attiva e disponibile, dalle 7 alle 21, per tutto il territorio dell’Estense, del Montagnanese e dei Colli Euganei. A darne notizia è il comitato popolare (composto da Beatrice Andreose, Andrea Mirandola e Michele Puato) che un anno fa diede vita ad una raccolta di ben seimila firme, per mantenere nell’Estense un’ambulanza nonostante lo spostamento dell’unità di soccorso dell’Usl 17 a Schiavonia. «I cittadini chiedevano una sesta ambulanza al servizio del nostro territorio, rimasto pericolosamente lontano dal nuovo ospedale di Schiavonia» spiega il comitato «Uno sforzo enorme, questo, fatto dai cittadini che hanno contribuito così in prima persona al formidabile risultato. Ad allarmare i residenti era il tempo di percorrenza, spesso superiore ai 45 minuti (mentre la normativa ne prevede 20), per effettuare alcuni soccorsi. Dopo un anno e mezzo di attesa snervante, il servizio partirà lunedì. Il progetto avrà una durata di sei mesi, il tempo necessario a valutare il suo effettivo utilizzo». L’ambulanza sarà posizionata nei locali al piano terra della biblioteca comunale (il Comune ha recentemente impegnato 2.806 euro per garantire l’Adsl e 976 per un parapetto di sicurezza). Su questo fronte, peraltro, il sindaco di Lozzo Atestino si era rivelato chiaramente polemico: nel suo paese erano già pronti spazi e strutture (la casa di riposo) a costo zero per ospitare l’ambulanza. «Siamo stanchi di aspettare: qui la gente muore ed è una vergogna», aveva sbottato a più riprese Fabio Ruffin. Lo stesso comitato, pur soddisfatto del risultato avanza alcuni dubbi: «Ci è stato riferito in via informale che molto probabilmente l’ambulanza non avrà a bordo un medico. Ci auguriamo che la direzione esamini anche questa possibilità. Non vorremmo inoltre che si ripetesse quanto si è già verificato col punto prelievi. L’Usl 17 doveva decidere a distanza di un anno se mantenerlo o meno in base al suo reale grado di utilizzo. Invece è stato chiuso, senza alcun avvertimento, con almeno due mesi di anticipo sui termini concordati. E poi, quale personale verrà utilizzato ad Ospedaletto? Speriamo si tratti di personale medico ed infermieristico aggiuntivo onde evitare di sottrarre risorse al Pronto soccorso o ad altri reparti di Schiavonia, dove i turni sono già massacranti».
(ha collaborato
Piergiorgio Di Giovanni)
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