Un’applicazione per mappare le aree verdi
Si chiama “Urban Green Bells”, ed è l’ultimo progetto del Comune per “mappare” le aree verdi: non solo quelle pubbliche, ma anche quelle private, con l’aiuto dei cittadini che potranno segnalare il...
Si chiama “Urban Green Bells”, ed è l’ultimo progetto del Comune per “mappare” le aree verdi: non solo quelle pubbliche, ma anche quelle private, con l’aiuto dei cittadini che potranno segnalare il giardino di casa tramite app. L’obiettivo a lungo termine è quello di affinare le normative sulla composizione del verde: quello pubblico è già rigidamente regolato, ma anche per quanto riguarda il privato, dicono in comune, sarebbe utile dare ai cittadini qualche linea guida per aiutare l’ambiente. Il progetto, come spiegato ieri alla fiera, nell’ambito di Flormart, è di respiro europeo: Padova è partner, mentre il capofila è il dodicesimo distretto della città di Budapest. «Le aree pubbliche si conoscono già abbastanza bene» spiega Daniela Luise, direttore del coordinamento Agenda 21 «ma con la fase di studio e approfondimento andremo a conoscerle in modo molto più raffinato: la sperimentazione è gestita insieme allo Iuav di Venezia e ai docenti padovani di Agripolis, che stanno lavorando per definire indicatori altamente specifici. Ad esempio, per quanto riguarda il pubblico, stiamo mappando non solo genericamente il verde, ma anche il tipo di alberi presenti, la loro frondosità, la capacità di produrre ossigeno e quella di generare ombra. E stiamo indagando anche le aree private, ad esempio di proprietà delle aziende agricole, per verificare non i riflessi dell’agricoltura in generale, ma di ogni tipo di agricoltura: dal biologico all’intensivo. Poi, grazie all’app, potremo conoscere meglio anche il verde privato meno appariscente, quello che è nei giardini delle case». L’applicazione sarà pronta tra un paio di mesi.
(s.q.)
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