Università, anno accademico al via con le coccarde tricolore
Per i 150 anni i docenti indossano la bandiera, Zaia potrebbe non gradire. La prolusione affidata a Cesare De Michelis. Fuori, in piazzetta Garzeria, la protesta di sindacati e studenti
PADOVA.
In aula magna i docenti, la solennità di una cerimonia che si ripete da quasi otto secoli. Fuori, sul liston, la protesta di studenti, ricercatori, precari e personale tecnico-amministrativo che chiedono all'ateneo democrazia e partecipazione.
Due immagini stridenti, due facce della stessa medaglia, all'insegna delle quali oggi si apre il 789º anno accademico del Bo.
Alle 10,30 il via alle celebrazioni, alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia. Mezz'ora prima, in piazzetta Garzeria, il sit-in di protesta. All'interno dell'aula magna non arriverà nemmeno un flebile eco del dissenso gridato contro Gelmini, Zaia ed il rettore Giuseppe Zaccaria. Tuttavia il presidente della Regione potrebbe non gradire la scelta dei docenti dell'ateneo di indossare una coccarda con il tricolore durante la cerimonia per ricordare il 150º dell'unità d'Italia.
PROTESTA E FLASH-MOB.
I sindacati hanno dato il «la» alla manifestazione, il movimento studentesco ha colto la palla al balzo. L'appuntamento è di fronte al Pam. I manifestanti sostengono di aver decine di motivazioni per urlare di rabbia. In primo luogo quella che ritengono essere l'origine di tutti i mali, la legge Gelmini. I sindacati poi chiedono partecipazione per i tecnici amministrativi: «Per indicare la strada maestra di un sapere condiviso e non classista». Nel mirino la nomina dei membri della commissione statuto.
Il movimento studentesco invece scende ancora in piazza contro legge Gelmini, commissione statuto, aumento delle tasse. Goccia che ha fatto traboccare il vaso, la bocciatura dell'emendamento del Pd che chiedeva al consiglio regionale due milioni di euro per il diritto allo studio. Oggi saranno in piazza, con tanto di flash-mob: scarpe vecchie e naso da Pinocchio, a voler sottolineare che si sentono presi in giro da più di qualcuno.
COCCARDE TRICOLORI.
Fuori esploderà la protesta, al Bo sarà un tripudio tricolore. Cinque docenti hanno lanciato un appello: «Non dimenticare l'8 febbraio». Franco Cardin, Ettore Fornasini, Carlo Fumian, Giorgio Moro e Flavio Toigo, hanno chiesto a tutti i colleghi che parteciperanno alla cerimonia di far campeggiare sulla giacca o sulla toga una coccarda od un nastro tricolore. «Siamo veneti, ma prima di tutto italiani. Ed orgogliosi di esserlo». Lo sguardo questa mattina sarà puntato su Luca Zaia, che non ha mai nascosto di non essere affascinato dalle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità di Italia. Ieri anche il rettore Giuseppe Zaccaria ha benedetto la scelta del tricolore: «Mi era stata annunciata - ha spiegato - la reputo una manifestazione importante in questo frangente».
LA CERIMONIA.
Sarà proprio Zaccaria a dare avvio alla celebrazioni dell'anno accademico. Seguiranno gli interventi del direttore amministrativo, del presidente del consiglio degli Studenti e del governatore Zaia. L'ultimo tocco di tricolore lo darà la prolusione di Cesare De Michelis: «Nacqui veneziano... e morrò per la grazia di Dio italiano».
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