Università, Aule grandi, wifi e design, così si studia (bene) nel nuovo polo umanistico di Padova

PADOVA. È stato inaugurato da pochi giorni ma si qualifica già come una perla della città in fatto di design, ecosostenibilità e fruibilità. Si tratta del nuovo polo umanistico sorto sulle ceneri dell’ex Geriatrico e sede del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari.
Una studentessa del Dipartimento lo ha “testato”e lo racconta. Ciò che si presenta dietro al portone di via Beato Pellegrino non solo soddisfa le necessità degli studenti con wifi, rastrelliere per le biciclette (seppur non molte), sale didattiche dedicate come quella d’informatica (temporaneamente sprovvista di computer), oltre 400 postazioni per lo studio, servizi igienici in ogni ambiente e zone verdi, ma supera ampiamente le aspettative.
Il complesso accoglie i visitatori in un ampio cortile interno che unisce le linee moderne del calcestruzzo all’ambiente naturale del giardino composto da prati curati, aiuole, alberi e piante. L’equilibrio tra verde ed architettura moderna è coronato dalle ampie vetrate che riflettono la zona esterna - quasi a volerne amplificare gli spazi - e da una piccola struttura in vetro e legno posta al centro del cortile. La struttura si coniuga in modo armonioso con la parte più antica: il chiostro.
Se già l’esterno potrebbe ricordare più l’entrata di un museo d’arte contemporanea piuttosto che un polo universitario, l’interno è la perfetta sintesi tra innovazione e tradizione. Il legno e l’intonaco bianco si uniscono al marmo dell’antica scalinata accompagnata da busti posti alla fine della prima rampa. Di nuovo, il vetro fa da sigillo all’intero disegno del complesso unito a piante decorative. Dettaglio particolare è la “fossa”, zona a gradoni costruita interamente in legno in cui il punto più basso è sotto il livello della pavimentazione del polo.
I servizi offerti dal complesso soddisfano le necessità degli studenti: le 17 aule e l’ampia aula magna da 250 posti permettono di ospitare diversi corsi senza eccessivi problemi di sovraffollamento. Il disorientamento che potrebbe far provare un luogo così ampio è compensato dalla segnaletica – seppur temporanea – e da grandi schermi nella biblioteca e nel salone principale riportanti orario, aula e nome del corso. Non mancano gli spazi per lo studio: con 460 posti in uno spazio di 4.130 metri gli studenti hanno un nuovo luogo dove poter studiare in comodità.
La biblioteca offre oltre 10.000 metri lineari di scaffali con titoli riguardanti ogni ambito degli studi umanistici e letterari. I frequentatori del complesso possono connettersi ad internet grazie alla rete wifi a cui è possibile collegarsi indipendentemente dal punto del polo in cui ci si trova ed ogni postazione è fornita di prese elettriche per i dispositivi elettronici.
Nonostante le lunghe file che spesso si formano – forse anche a causa della poca dimestichezza con l’ambiente e di conseguenza della difficoltà di orientarsi negli spazi in un luogo così ampio – i servizi igienici, grazie alla loro presenza in ogni livello del complesso, soddisfano le necessità di migliaia di studenti che ogni giorno decidono di sfruttare gli ambienti del complesso.
Attualmente si attendono ancora i computer per le 31 postazioni informatiche, i quali – come comunicato dallo staff – saranno disponibili a breve. Tutto il complesso ha un sistema di climatizzazione regolabile dall’interno tramite termostati. Quattro postazioni multimediali e uno spazio prenotabile per lo studio di gruppo.
Nel polo sono presenti distributori automatici di bevande e cibo e depuratori per l’acqua per riempire le borracce. Ultima ma non meno importante è la presenza di una sala conferenze. L’intera struttura è inclusiva per quanto riguarda la delicata questione delle barriere architettoniche e sensibile alle esigenze delle persone con disabilità.
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