Università, c'è il primo nome: Rizzuto si candida a rettore

Direttore del dipartimento di Scienze biomediche, 52 anni, piace a Zaccaria: «È uno dei nostri migliori ricercatori»

PADOVA. Cinquantadue anni, un incarico da ordinario, uno da direttore del dipartimento di Scienze Biomediche e un curriculum accademico di tutto rispetto, dove spicca una lunga serie di pubblicazioni sulle più autorevoli riviste internazionali, da Nature a Science. Aggiungiamo il prestigioso premio Feltrinelli, che gli verrà consegnato venerdì nella sede romana dell’Accademia dei Lincei: ecco come si presenta il professor Rosario Rizzuto, che sarà candidato per la successione a Giuseppe Zaccaria. Non c’è stata una presentazione ufficiale, ma i dadi sembrano tratti. Dopo il rettorato di Vincenzo Milanesi, già ordinario di Filosofia, e quello di Giuseppe Zaccaria, del dipartimento di Scienze Politiche, era quasi scontato che il testimone dovesse passare ad un docente dell’area scientifica. E sembra che il professor Rizzuto, giovane di età e ricercatore di tutto rispetto, sarà appoggiato dall’attuale Magnifico.

Nessuno dei due nega che le concertazioni siano già iniziate, anche se per il momento manca la formalizzazione. «Non conta la persona che si presenterà, ma le idee che dovrà portare» si schernisce Rizzuto, «innovazione, credibilità e trasparenza dovranno essere le tre parole d’ordine. In questi giorni se ne parla e ovviamente si discute anche della successione al rettorato. Ma io credo che non sia importante concentrarsi sul nome, quanto piuttosto sulle idee». Senza sbilanciarsi, Rizzuto accenna alla necessità di un cambiamento, anche generazionale: «Ci sono molti docenti giovani, orientati al rinnovamento» spiega «io credo che sia necessario puntare su quella generazione, per portare all’interno dell’Università un’aria fresca e nuova. E per fare in modo che sia l’interlocutore vivace che, per sua stessa natura, non può non essere. Il nuovo rettore sarà scelto sulla base della competenza e dei titoli: per quanto mi riguarda, mi auguro che vengano cancellate le vecchie logiche basate sulle cordate e sulle amicizie, questo è un ateneo ricco di eccellenze e diversità che devono essere valorizzate».

Sollecitato sull’argomento, il professor Rizzuto aggiunge che non si tirerebbe indietro di fronte a una candidatura, specificando tuttavia che «la scelta sarà condivisa con i colleghi».

Dal canto suo, il rettore non nega nulla: «Ci avviciniamo ad una scadenza importante, in vista della quale ci sarà un’ampia consultazione, già iniziata ma solo in via informale» conferma. Sul suo presunto favorito allarga un sorriso serafico: «È uno dei nostri migliori ricercatori, se non il migliore in assoluto, e questo è un dato oggettivo, confermato dai titoli e dall’altissimo valore scientifico delle sue pubblicazioni. Se tra le caratteristiche per essere un buon rettore c’è anche un curriculum d’eccellenza, il professor Rizzuto ha le carte più che in regola. E vi si aggiungono il prestigio e l’autorevolezza, che sono tratti ugualmente importanti». Le consultazioni, dentro e fuori dal Rettorato, intanto fervono da diverse settimane. Proprio di recente si era svolto il primo incontro di un altro gruppo, Horizon 2015. Il candidato, anche per loro, verrà ufficialmente espresso solo a gennaio, ma con ogni probabilità sarà un altro docente dell’area scientifica, forse proprio un altro medico.

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