Università, gli studenti fuori corso pagheranno più tasse

Provvedimento votato ieri dal Cda dell’ateneo, protesta degli studenti: «Il criterio del merito viene già applicato. Così le famiglie pagano i tagli»
MALAGOLI - PROTESTA STUDENTI AL BO
MALAGOLI - PROTESTA STUDENTI AL BO

PADOVA. Aumentano le tasse per gli studenti fuori corso all’ateneo patavino. Il consiglio di amministrazione ha approvato ieri l’applicazione alla contribuzione studentesca per chi superato la durata normale del corso di laurea, secondo quanto previsto dalla spending review a partire dal prossimo anno accademico. Un provvedimento che non è piaciuto ai diretti interessati che hanno accompagnato la votazione manifestando nel cortile del Bo. Secondo loro, infatti, questo riguarderà 14.550 studenti, il 25% degli iscritti: «La valutazione del merito esiste già e viene applicata con il sistema di bonus/malus» riassume Marco Zabai del senato accademico «ora il criterio di penalità viene nuovamente inasprito, facendo pagare i tagli alle famiglie. Si tratta di una scelta a discrezione delle università fatta anche se il rettore ci aveva promesso che le tasse non sarebbero aumentate».

In sostanza, la delibera prevede un aumento della tassa universitaria a partire dal secondo anno fuori corso, con un incremento del 5% per gli studenti con reddito Isee fino a 150 mila euro e del 10% per quelli con reddito familiare superiore. La percentuale aumenta progressivamente assieme agli anni fuori corso. Questa novità si somma, appunto, al meccanismo del bonus/malus, che agisce sul merito, prevedendo una maggiorazione della tassazione per chi ha una media più bassa del 30% rispetto al proprio corso di studi e non acquisisce un numero adeguato di crediti, meccanismo che, complessivamente incide per un massimo di 200 euro, sia in positivo che in negativo. «Il piano di applicazione - spiega il Cda dal canto suo - è stato attentamente concepito in modo tale da non gravare sugli studenti a basso reddito e senza colpire quei ritardi che si possono verificare fisiologicamente, con un particolare riguardo verso gli studenti lavoratori il cui reddito minimo è stato abbassato da 6.500 a 3.500 euro annui. Questo per aumentare il numero di coloro che rientrano in tale categoria e quindi per ottenere gli ulteriori benefici per loro previsti».

Infine, il Cda ha approvato l’acquisto degli arredi per la Cittadella degli studenti - il complesso immobiliare compreso fra via Venezia e il Piovego - per un importo di oltre 820 mila euro, con l’obiettivo di aprire la struttura dal prossimo anno accademico; con una spesa di 615 mila euro, via libera all’allestimento dei laboratori didattici al Fiore di Botta, la struttura in fase di ultimazione fra le vie Pescarotto e Maroncelli che ospiterà le attività di Biologia e Biomedicina.

Argomenti:scuola

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova