Università, Palazzo Maldura riapre: la biblioteca torna a casa

Come promesso dal Bo, lavori finiti: “restituita” la sede storica di Lettere. Rientrano i dipendenti negli uffici, martedì studenti di nuovo in aula

PADOVA. Palazzo Maldura riapre. Ancora a scartamento ridotto, con rigidi vincoli di affollamento, ma la sede storica di Lettere sarà “restituita” a docenti e studenti, che da martedì torneranno in aula. L'edificio di via Beato Pellegrino ha dovuto subire una profonda operazione di consolidamento in seguito al terremoto che a maggio ha scosso gli edifici storici di tutta la città. Una vera lotta contro il tempo da parte dell'Ateneo, che aveva promesso di compiere i lavori a tempo di record.

E il Bo ci è riuscito: mentre professori e ragazzi si godevano gli ultimi scampoli di vacanze estive, nella sede di Lettere era un lavorìo continuo. Sono stati inseriti sei tiranti in grado di far fronte ai problemi di staticità della biblioteca di Lettere, piegata sotto il peso dei libri e dei secoli.

La perizia effettuata dalla Commissione Maldura (il palazzo è tenuto sotto stretta osservazione anche dalla Procura della Repubblica, che ha aperto un'inchiesta sulla sicurezza degli edifici dell'intera Università) sembra aver dato esito positivo: nell'arco di pochi giorni sarà possibile riportare migliaia di libri nella loro sede originaria. Attualmente il “tesoro” di Maldura è ospitato da Agripolis, a Legnaro. Con ogni probabilità gli antichi saloni potranno accogliere ancora migliaia di volumi e testi, con l'accorgimento che non sarà possibile pesare sul salone centrale, ma solo sulle ali laterali. A stretto giro i vertici del Dipartimento di Lettere, in accordo con il rettorato, stabiliranno un piano per riportare “a casa” i libri. Ancora da stabilire però se l'accesso alla struttura, biglietto da visita per eccellenza delle facoltà umanistiche, potrà avvenire dallo “scalone” di rappresentenza o da un accesso laterale.

Buone notizie anche per i docenti e per il personale tecnico amministrativo che lavorava a Maldura prima di essere trasferito in via temporanea in altre sedi: tutti potranno fare ritorno nei propri uffici, anche se, con le chiavi, sarà consegnato un «vademecum anti- affollamento». Il Bo ci aveva messo la faccia: aveva promesso che avrebbe riportato a pieno regime Maldura in tempi compatibili con le esigenze dell'Ateneo. E alla fine è riuscito nell'impresa. Dal canto suo, la Procura della Repubblica ha sempre monitorato il cantiere e lo svolgimento dei lavori proprio per verificare le soluzioni statiche adottate.

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