Usl 6 Euganea, recuperate 110 mila prestazioni

Verlato (responsabile tempi d’attesa): «Ridurre i pre-appuntamenti fino a un livello fisiologico per dare risposte a tutti»

Simonetta Zanetti
Una visita oculistica
Una visita oculistica

L’ultimo acquisto in ordine di tempo riguarda 430 prestazioni che l’Usl 6 ha chiesto all’Azienda Ospedale Università di fornire entro l’anno – per un importo di 40 mila euro – per ridurre le liste d’attesa.

Una “goccia” che, tuttavia, assieme a quelle piovute prima, è riuscita a scavare la montagna di prestazioni in lista d’attesa cresciuta irta sulla pandemia.

«Grazie alla risorse aggiuntive stanziate dalla Regione, nel 2024 siamo riusciti a recuperare circa 110.500 prestazioni» spiega Fabio Verlato, direttore del Distretto Padova Bacchiglione e responsabile unico aziendale dei tempi d’attesa.

Ora la sfida si concentra sui pre appuntamenti – i vecchi galleggiamenti –, con l’obiettivo di arrivare al di sotto di un valore complessivo di 4 mila, considerato fisiologico.

Liste d’attesa

Una manovra a tenaglia che ha visto impegnate a fianco dell’Usl 6, anche Azienda Ospedale Università, Iov e privato accreditato: «L’Azienda è un partner essenziale e fornisce il circa il 20% dei 3,5 milioni di prestazioni annuali dell’Euganea» prosegue Verlato che siede anche nella cabina di regia del Piano regionale di governo delle liste d’attesa «ci dà una grande mano su dermatologia, oculistica, chirurgia vascolare, neurologia, otorinolaringoiatria, ortopedia, urologia e gastroenterologia, che sono anche le prestazioni che il privato accreditato, che pure partecipa con un 39% all’attività, fa più fatica a corrispondere a causa di un rimborso tariffario basso. Del resto, oculistica e dermatologia, sono anche le specialità in cui i bandi d’ingaggio spesso vanno deserti».

Pre appuntamenti

Quello dei galleggiamenti, ovvero l’impossibilità di trovare una risposta, per quanto differita, nel momento in cui si contatta il Cup, è un tema particolarmente sentito tra i cittadini.

«Il primo giugno del 2023 avevamo oltre 16 mila pre appuntamenti in priorità D, ovvero erogabili entro trenta giorni e 15 mila in P, e cioè entro 90 giorni» prosegue Verlato «fermo restando che la priorità B è a zero già da un anno e mezzo e lì deve restare, ora i galleggiamenti sono a circa 1.500 per la priorità D e 4.485 per la P. Il nostro obiettivo per l’anno prossimo è arrivare a non superare i mille pre appuntamenti per le prestazioni differibili e tra i 2 e i 3 mila per le P. Di più: già entro il 31 dicembre vorremmo arrivare rispettivamente a 1.200 e 4.200».

Le strategie

«Più ridurremo i pre appuntamenti, più riusciremo a lavorare sui tempi di attesa» spiega quindi Verlato «questo prevede una serie di interventi ma siamo fiduciosi di riuscirci, anche perché Zaia ha annunciato l’intenzione di destinare anche per il 2025 risorse aggiuntive, laddove il fondo indistinto è destinato a passare dallo 0,4 allo 0,7. Adesso speriamo di riuscire a trovare velocemente i medici che ci servono, poiché la difficoltà di reperirli in tempi celeri è uno dei problemi che ci rallenta. Inoltre stiamo lavorando molto bene con specialisti e medici di famiglia, ad esempio con incontri mirati su lombalgia e gonalgia che richiedono un gran numero di prestazioni sopra una certa età, in modo da condurre un percorso più lineare. Parallelamente, puntiamo molto sulla presa in carico da parte degli specialisti, attraverso il ricorso ai mini cup interni per gestire le prestazioni successive alla visita. Rispetto allo scorso anno, la richiesta di specialistica non è cresciuta, dopo che l’anno precedente era aumentata dell’11%, quindi abbiamo fiducia di riuscire ad arrivare, l’anno prossimo, a una stabilizzazione che ci renderà più facile dare risposte a tutti» conclude.

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