Usl e Arpav rassicurano le famiglie

«La situazione ambientale è migliore del passato, quando funzionavano due cementifici». Torna la ricreazione all’aperto
Bottin - Ag. Zangirolami - 15/10/16 - Monselice.Manifestazione per le vie del centro del comitato “NO CSS”.Nella foto: il corteo.ph. Zangirolami..
Bottin - Ag. Zangirolami - 15/10/16 - Monselice.Manifestazione per le vie del centro del comitato “NO CSS”.Nella foto: il corteo.ph. Zangirolami..

MONSELICE. L’Usl rassicura, ma i genitori non ci stanno ed esprimono a chiare lettere la forte preoccupazione per la salute dei loro figli. È quanto è emerso ieri sera durante l’incontro che si è svolto all’auditorium Kennedy, al quale sono intervenuti l’ingegner Restaino (Arpav), la dottoressa Simoncello e il dottor Ferro dell’Usl 6. L’azienda sanitaria ha di fatto confermato le prescrizioni fornite nella lettera inviata al Comune lo scorso 24 aprile, ovvero delimitare e rendere inaccessibili le aree dove sono stati riscontrati inquinanti, compiere ulteriori approfondimenti e sostituire, a monitoraggi conclusi, lo strato superficiale di terreno di queste aree.

«Le diossine si assumono principalmente per via alimentare e l’assunzione in altri modi è improbabile» ha spiegato Ferro. Di conseguenza gli alunni del Cini e del Tortorini non correrebbero particolari rischi, anche perché «gli sforamenti messi in luce dalle analisi sono lievi». Ferro poi ha sottolineato che dagli allevamenti del territorio non derivano pericoli, perché sono tutti oggetto di controlli. Restaino ha riferito che probabilmente lunedì partiranno ulteriori indagini nella zona del Monte Ricco, estese anche a due scuole che si trovano fuori dalla zona di massima ricaduta dei fumi della cementeria. Sono in corso contatti con Ispra per un ulteriore monitoraggio più ampio. L’impianto di via Solana, ha infine affermato il dirigente di Arpav, dalle verifiche svolte ha evidenziato emissioni largamente inferiori ai limiti.

Più di qualcuno ha chiesto lumi sul consumo di alimenti. «Posso continuare a mangiare la frutta e la verdura del mio orto? » è stata la domanda di una signora. «Prima di dare indicazioni troppo precipitose o allarmistiche è necessario compiere i dovuti accertamenti» ha risposto Simoncello. Pure Ferro ha invitato alla calma: «La situazione ambientale di Monselice attualmente è migliore del passato, quando in città c’erano due cementifici. Dal punto di vista epidemiologico non sono emersi segnali preoccupanti per la salute della popolazione. I vari dati (tra cui mortalità, consumo di farmaci, ricoveri,...) non evidenziano una situazione di pericolo. Non c’è quindi un’emergenza acuta per cui si debbano dare indicazioni urgenti in materia di sanità pubblica». I genitori, però, non sembrano pensarla allo stesso modo: «Cosa respirano i nostri figli? Di quanto dobbiamo superare il limite di legge per vedere applicato il principio di precauzione?». È verosimile che molti di loro, stasera, parteciperanno alla fiaccolata. La dirigente scolastica, intanto, ha annunciato che i bambini della Tortorini e della Giorgio Cini torneranno a far ricreazione all’aperto. Ovviamente non potranno accedere alla “famigerata” area T4, che comunque neppure prima era accessibile.

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