Vaccini Covid Veneto: ecco il calendario, a seconda della fascia d'età

VENEZIA. Annunciato il calendario della campagna vaccinale anti-Covid in Veneto: dal 15 febbraio 2021 saranno chiamati i nati nel 1941, cioè gli ottantenni. La settimana dopo, quella dal 22 febbraio, partiranno i nati nel 1946, i settantacinquenni. La scelta che è stata fatta dalle autorità sanitarie del Veneto è dunque quella di procedere in parallelo con ultraottantenni e ultrasettantacinquenni.
Dal 1 marzo inizieranno le convocazioni dei nati nel 1940, dall'8 marzo i nati nel 1945 e così via, fino a ricongiungere i due gruppi.
I nati nel 1941 sono in Veneto 43.346. Quelli della coorte del 1946 sono 46.371. La coorte del 1940 prevede 40.500 vaccinazioni, quella del 1945 46.700.
Il calendario (che ovviamente potrà subire variazioni in relazione all'andamento delle forniture di vaccini) è stato dettagliato oggi dalla dottoressa Russo, dirigente regionale della Sanità del Veneto.
A tutt'oggi in Veneto sono state somministrate 145.619 dosi. Sono 34 mila (per la precisione 33.926) le persone che hanno ricevuto la doppia dose necessaria per essere considerati immunizzati. Si tratta, come è noto, di personale sanitario, operatori e ospiti delle case di riposo. In netta prevalenza hanno ricevuto il vaccino Pfizer, una minoranza quelli vaccinati con Moderna.
Per completare la vaccinazione della prioma fase 1A (composta da circa 110mila persone) mancano quindi circa 36mila dosi, attese comunque entro la prima settimana di febbraio.
Russo ha fatto sapere che martedì 26 gennaio il Veneto, al pari delle altre regioni, ha ricevuto dal commissario Arcuri il piano delle forniture per tutto febbraio. Al Veneto dovrebbero arrivare 250 mila dosi. In base a questo piano, è stato possibile varare il piano vaccinale veneto, con le indicazioni delle date e delle varie coorti suddette.
Una variabile che potrà modificare molto le cose - accelerando la campagna - sarà l'autorizzazione al vaccino di Astra Zeneca.
Un'altra categoria di persone che potrebbe in quel caso ricevere in anticipo la chiamata è quella dei pazienti oncologici (20.000) e dei trapiantati.
La modalità della vaccinazione prevedono che ciascuna di queste persone riceverà una lettera a casa in cui le saranno indicate la data, l'orario e il luogo della somministrazione. Che nel caso di Pfizer e Moderna, per le caratteristiche dei due vaccini, deve avvenire in strutture delle Aziende sanitaria.
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