Vaxxed, in 300 a vedere il film anti-vaccini

Pienone alla sede di Radio Gamma 5 di Campodarsego: «Censura totale, ecco perché tutti devono sapere»

CAMPODARSEGO. Erano più di trecento, l’altra sera, nella sede di Radio Gamma 5 per assistere alla proiezione di “Vaxxed” inizialmente prevista mercoledì sera nella sala comunale Fronte del Porto al cinema Porto Astra, ma poi annullata dagli organizzatori di “Veneto Padova Spettacoli” in seguito alle pressioni ricevute. Così, la cooperativa Radio Gamma 5, ha deciso di proiettarlo nella sala riunioni della sua sede. Dalle 20, la coda di quanti volevano tesserarsi alla cooperativa è aumentata a vista d’occhio costringendo gli organizzatori ad aprire il portone della sala ed a preparare panche, sedie di plastica e quant’altro fino quasi al cancello, per ospitare tutti. Concluso il tesseramento, necessario non essendo un locale pubblico, è partito il film proiettato dal pc sul muro della sala. Il docu-film raggruppa una serie di testimonianze di genitori con figli che, dopo aver assunto in particolare il vaccino Mpr, Morbillo Parotite Rosolia, hanno subìto una regressione autistica, fino all’autismo conclamato. Inoltre, “Vaxxed”, svela inoltre la manipolazione dei dati e delle informazioni, gli intrecci con le grandi case farmaceutiche della Cdc, Centro americano per la prevenzione ed il controllo delle malattie. In sala nonostante il caldo e gli spazi ridotti grande attenzione fino a dopo mezzanotte. «Nel 2017 ci troviamo di fronte ad una vergognosa censura e per questo, in nome della libertà di scelta terapeutica, abbiamo deciso di proiettare il film per permettere a tutti di informarsi» hanno esordito Marcello Pamio e Tiziana Galdiolo, presidente del Cda della radio. Presi di mira, per la mancata proiezione padovana, soprattutto il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto, il dg dell’Usl 6 Domenico Scibetta e l’assessore alla sanità Luca Coletto, «il geometra Coletto», ha ricordato più volte Paolo Girotto, responsabili, secondo Radio Gamma 5, «di une vera e propria censura che ci costringe a vedere questo film ammassati come in un allevamento di pollame». Tra gli interventi quello del professor Ivano Spano, docente del Bo, che ha ricordato come «trent’anni fa ogni 2000 bambini nati uno era autistico, oggi uno ogni novanta. Sarà successo qualcosa o no? È terrificante anche l’aumento di bambini e ragazzi con disturbi di apprendimento e con sindromi da disattenzione nelle scuole». Paolo Rossaro, medico di base di Albignasego, al centro di vicende giudiziarie per le sue tecniche di cura alternativa al tumore, ha difeso la libertà di scelta terapeutica mentre Massimo Presacco, medico omeopata, ha ricordato che «il vaccino è un farmaco ed ha effetti collaterali che vengono spesso taciuti. Al genitore spetta la scelta se vaccinare o no il proprio figlio ma non c’è una risposta netta, sì o no». Infine, Ferdinando Donolato medico del Coordinamento veneto per la libertà di vaccinazione ha ricordato «i danni da vaccino» e lo «spaventoso aumento del 40% in dieci anni dei bambini disabili nelle scuole». Al pubblico, a fine serata, il compito di trarre le conclusioni, ognuno con la propria idea e convinzione.

Francesco Zuanon

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