«Vendetta» della prof a luci rosse, webmaster padovani denunciati

Denunciati quelli di «scuolazoo.com» che avevano messo in rete le performance in classe della docente con gli alunni

PADOVA. Era costato caro alla professoressa di matematica quarantenne il video-hot di 80 secondi girato con un cellulare in classe: lei in cattedra mentre parla con nonchalance, tre studenti che le gironzolano intorno infilando a turno le mani nei suoi pantaloni, dopo aver giocherellato con l’elastico del suo perizoma. Senza minimamente scomporre la docente. Una lunga inchiesta per capire che cosa fosse accaduto in quella scuola superiore della provincia di Lecce, infine la professoressa Stefania Lombardo - classe 1967, residente nel Comune salentino di Monteroni, di professione supplente di matematica - aveva chiuso il conto con la giustizia, patteggiando due anni per atti sessuali con minori. Era andata più che bene: sospensione condizionale della pena e ritorno all’insegnamento, salvo provvedimenti amministrativi, nessun risarcimento alle parti civili ovvero i genitori di sei ragazzi.

Non le è bastato. Quel video ha fatto il giro del mondo: più che scontato, oggi, con la rete che rende tutto a portata di mano. Un boccone indigeribile per la docente che ha denunciato i webmaster di www.scuolazoo.com, cioè i responsabili del sito frequentato (in rete) da migliaia di ragazzi. Così i due giovani padovani che gestiscono scuolazoo.com - spazio in rete dedicato agli studenti delle scuole superiori e agli universitari - sono finiti sul banco degli imputati davanti al giudice di Lecce con l’accusa di aver violato alcune norme della legge sulla privacy n.675 del 1996, peraltro abrogata e sostituita dalla nuova disciplina introdotta con la legge 196 del 2003. L’udienza è fissata per il prossimo 25 marzo. Che cosa chiede la “prof”, prima imputata, oggi nei panni di vittima? Giustizia e un risarcimento dei danni di un milione di euro. Mica poco per le tasche di Paolo De Nadai, 23 anni, e di Francesco Fusetti, 24, entrambi difesi dal penalista Andrea Frank del foto di Padova. Davvero singolare: quel video è stato ”corpo del reato” nell’inchiesta che ha fatto iscrivere nel registro degli indagati la “prof” per atti sessuali con minori visto che la docente si faceva palpeggiare durante le lezioni. Il 30 settembre 2010, peraltro, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Puglia Giovanni Lacoppola scrive una lettera indirizzata ai dirigenti delle scuole superiori statali e paritarie: «Per opportuna conoscenza si rende noto che l’Ufficio scolastico regionale per la Puglia-Direzione generale con nota protocollo n.8524 del 20 settembre ha comunicato che a seguito di procedimento disciplinare, l’ufficio X-Ambito territoriale della provincia di Lecce ha adottato nei confronti della professoressa Stefania Lombardo, nata l’1.01.1967, la sanzione dell’esclusione definitiva dall’insegnamento».

Commenta l’avvocato Frank: «La vicenda è grottesca dal punto di vista legale. I miei assistiti sono imputati di aver violato la privacy della docente che, durante la sua attività professionale di educatrice, commette il reato di atti sessuali con minori. Reato per cui ha patteggiato proprio in base al video diffuso da telegiornali e quotidiani, presente da mesi in diversi siti e inserito solo successivamente, nel febbraio 2007, nel sito scuolazoo.com. Un sito, quest’ultimo, che in quel periodo aveva svolto un ruolo di consulenza per l’allora ministero dell’Istruzione Fioroni».

Ma c’è di più: «È di qualche giorno fa la notizia che tre rapinatori sono stati incastrati grazie a un video scaricato in rete che ne ha consentito l’identificazione - precisa l’avvocato Frank - È pure questa una violazione della privacy? O semplicemente una prova del reato?».

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