Venezia, per la prima volta sollevato il Mose: funziona, marea bloccata

Il sistema di 78 paratoie mobili è entrato in azione alle 8:35 e l'operazione si è completata in un'ora e 17 minuti. Il livello dell'acqua si ferma fra 70 e 75 centimetri a Punta Salute, contro i 120 in mare aperto. Piazza San Marco e la Basilica all'asciutto. La città esulta: "Giornata storica" 
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 03.10.2020.- Mose. Paratoie alzate agli Alberoni. Lato Laguna.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 03.10.2020.- Mose. Paratoie alzate agli Alberoni. Lato Laguna.

VENEZIA. Al suo primo, vero test sul campo, il Mose ha funzionato: in mare aperto la marea ha raggiunto i 129 centimetri, a Punta della Dogana si è fermata a 73, mentre la città di Venezia è all’asciutto.

Le operazioni per sollevare le 78 paratoie hanno avuto inizio nella notte e alle 9.40 il sindaco Luigi Brugnaro ha twittato “Completato il sollevamento di tutte le paratoie”, aggiungendo alle 10.10 “+A #Venezia il #Mose è sollevato++Sono le 10.10 e in questo momento si nota l‘evidente dislivello tra il mare e la laguna.  La situazione è stabile. Ora rimaniamo in attesa. Siamo fiduciosi”.
 
Venezia, per la prima volta entra in azione il Mose contro la marea
 
A riprova del funzionamento, piazza San Marco “incredibilmente” all’asciutto: è il punto più basso della città e inizialmente viene coperta quando la marea raggiunge gli 80 centimetri.
 
Venezia, il Mose blocca la marea: piazza San Marco asciutta
 
L’apertura straordinaria del Mose a cantiere non ancora completato – decisa dalla commissaria straordinaria Spitz e dalla provveditrice alle Opere pubbliche Zincone – ha però permesso di intercettare tutta l’acqua alta prevista per oggi, lasciando al momento a secco la città. Secondo i programmi, invece, le barriere dovrebbero entrare in funzione a fronte di maree previste da quota 120 cm. Quello di oggi è stato uno stress-test e, al momento, ha funzionato. 
 
"Funziona!": i veneziani esultano per la prima del Mose che ferma la marea
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 03.10.2020.- Mose. Paratoie alzate agli Alberoni. Lato Laguna.
 
Stavolta non si è trattato di una "prova", ma del primo funzionamento effettivo del Mose contro l'acqua alta a Venezia. Alle 8:35 hanno iniziato a sollevarsi le 78 paratoie mobili del sistema di dighe artificiali anti-maree, in previsione del picco di 130 centimetri previsto a mezzogiorno. L'operazione-sollevamento è durata un'ora e 17 minuti e si è completata alle 9:52

Il Mose si è chiuso, e dentro la Laguna di Venezia la marea ha smesso di crescere. Lo ha comunicato il Centro maree del Comune. Alle ore 10.00 sono stati misurati alla Diga Sud del Lido 119 centimetri, a Punta Salute, dove si registra il medio mare 69.

Una nuova rilevazione alle ore 10:50 a Punta Salute, di fronte a piazza San Marco, ha rilevato una marea di 0.70 metri sul medio mare. Nello stesso istante alla diga sud di Lido sono rilevati 1.20 sul medio mare. La differenza tra il mare fuori dalle bocche di porto bloccate dal Mose (diga sud porto Lido) e laguna (punta Salute) è quindi di 50 centimetri. 

Il Mose sollevato (foto Porcile)
Il Mose sollevato (foto Porcile)

Piazza San Marco è sino ad ora al'asciutto: l'entrata in funzione del Mose ha permesso per ora al "salotto buono" di Venezia di evitare il fenomeno dell'acqua alta. 

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The closure of all 78 mobile sluice gates in the four gates of the Mosewas completed at 12.25 in the first test carried out today in the presence of Prime Minister Giuseppe Conte in Venice, Italy, 10 july 2020. ANSA/ANDREA MEROLA

«Il test è andato bene», ha detto il Provveditore alle opere pubbliche Cinzia Zincone. «Si apprezza una consistente differenza - spiega - di altezza dell'acqua tra la parte difesa dal Mose e quella che non lo è». Un test giudicato positivamente: «non filtra acqua» conclude Zincone.

Sono le 10.45 quando il Centro Maree del Comune di Venezia scrive sul canale appositamente creato: «Le paratoie del Mose sono tutte sollevate. Il flusso di marea del mare alla Laguna è interrotto. A Punta della Salute il livello della marea è stabile tra 70 e 75 centimetri». Un messaggio che ha il sapore di una pagina di storia per Venezia. 
 
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«È stato emozionante e impressionante veder salire le paratoie del Mose», racconta Elisa Fornari, una giornalista che abita al Lido di Venezia, nella zona degli Alberoni, e che ha visto le operazioni in diretta a poche decine di metri di distanza. «Qui c'è un'atmosfera surreale, non c'è nessuno a riva e la marea continua a crescere - spiega - in bocca di porto l'onda, rinforzata dal forte vento di scirocco, sembrava voler travalicare le paratoie del Mose».

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La velocità del vento, che si è mantenuto tra i 110 e i 138 gradi (scirocco) è andata aumentando dalla mezzanotte (6,7 metri/secondo, pari a 24 km/h) fino al massimo di 16,1 metri secondo, pari a 59 km/h delle 10.05. 

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Le paratoie sono state poi fatte tornare negli alloggiamenti a partire dalle ore 14:57, ad allarme acqua alta rientrato. 

LA BASILICA «La Basilica è asciutta, asciutta. È la prima volta ed è un dato importantissimo». L'annuncio del  Primo Procuratore di San Marco a Venezia, Carlo Alberto Tesserin. «Abbiamo azionato - ha aggiunto - le pompe per evitare le infiltrazioni che arrivano da sotto nel nartece, e hanno funzionato in sicurezza. A 90 centimetri di marea avremmo dovuto affrontare l'acqua che arriva dalla piazza, ma non è arrivata perché esclusa dal Mose», ha concluso. 

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«Le notizie di oggi - ha proseguito Tesserin - quello a cui stiamo assistendo oggi è un dato importantissimo, in positivo. Stiamo registrando risultati buoni, finalmente riusciamo a poter pensare che si arrivi abbastanza velocemente ad avere definitivamente in funzione il Mose. Grazie a quelli che hanno avuto il coraggio di fare questa prova, anche a opere non finite, a dimostrazione che può funzionare e funziona bene», ha concluso. 
 
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IL PATRIARCA «È una giornata di speranza, di attesa, con qualche riflessione anche sul fatto che questo risultato poteva essere ottenuto anche in tempi molto più brevi». Lo dice il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia sull'avvio delle paratoie del Mose. «Comunque guardiamo al futuro - aggiunge - è una bella notizia, una bella realtà». La Basilica di San Marco, osserva, «rimane comunque in difficoltà per una quota d'acqua che va da 88 centimetri a 130. È stato fatto il possibile, purtroppo per alcuni ritardi - capisco le questioni estetiche soprattutto a Venezia e soprattutto in Piazza San Marco - rileva Moraglia - ma nello stesso tempo forse si poteva essere un pochino più attenti a pensare alle acque alte del 2020». Il Patriarca ricorda: «stiamo entrando nella stagione delle acque alte e i restauri del nartece, che sono stati appena approntati, rischiano di essere vanificati da una o due acque alte che superano di poco i 90 centimetri».
 
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LE REAZIONI DEI POLITICI «Oggi è una giornata storica perchè siamo davanti ad un’opera per la quale abbiamo atteso veramente decenni e oggi abbiamo avuto la certezza che funziona. Si tratta di un’opera che è costata molto dal punto di vista finanziario, giudiziario e non solo, oggi abbiamo almeno la rassicurazione che questo serve a Venezia». Questa la dichiarazionbe del presidente della Regione Veneto Luca Zaia parlando a margine dell’assemblea generale di Confindustria che si è tenuta a Schio. «Piazza San Marco ha una piccola pozzanghera contro i 30, 40 centimetri di acqua che avremmo avuto inevitabilmente - ha proseguito - direi positivo quindi. Spero si continui cosi e si riesca ancora di più a potenziare i sistema con una messa in sicurezza generale e totale di Venezia».
 
«Alla prima vera prova del nove il Mose ha dimostrato di funzionare perfettamente come infrastruttura di difesa di Venezia dall’acqua alta. Una giornata di svolta alla quale si è giunti anche grazie alla tenacia del Governo, attraverso tutte le sue amministrazioni, che in questi lunghi mesi ha spinto per accorciare il più possibile i tempi di entrata in funzione dell’opera». Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Andrea Martella
 
MATTARELLA.  Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, manifestando soddisfazione per l'esito del test odierno del Mose. Lo ha reso noto il Comune di Venezia. 
 
LA CITTA' «Una giornata storica e di grande gioia»: così Arrigo Cipriani, patron dell'Harry's Bar, commenta l'innalzamento del Mose, grazie al quale oggi la città lagunare è stata preservata dall'acqua alta. «Vedere che tutto ha funzionato - sottolinea . vuol dire che negli ultimi mesi si è lavorato bene. È una grande vittoria per la città». Cipriani non ha voluto perdersi l'evento. «Ero a casa - racconta - e ho visto dalle finestre che la marea rimaneva bassa». 
 
Sollievo e contentezza cancellano fra i veneziani anni di polemiche sul Mose: «Ci siamo svegliati con la sirena, eravamo pronti a metterci gli stivaloni e a restare a casa e invece abbiamo visto in tv le paratie alzarsi e proteggere la città», spiega la storica dell’arte veneziana Franca Lugato. «La sirena significa 135 centimetri di acqua alta, oltre il 50% della città sotto la laguna. Invece, le onde del mare si sono alzate, ma il Mose ha funzionato e ora siamo tutti all’asciutto. Sento in giro una grande positività, che supera anni di polemiche e discussioni». È ancora fresca in laguna la memoria della disastrosa «acqua granda» del novembre 2019, e oggi «cambia completamente lo scenario per tutti, i negozi, i veneziani, i turisti: siamo contenti e anche un pò emozionati, dopo tanti anni». Per la prima volta, le paratie del Mose sono state sollevate in condizioni di emergenza. «Finora il collaudo è avvenuto in condizioni atmosferiche normali. Oggi invece c’è lo scirocco, le onde: quindi il meccanismo funziona sul serio, e proprio ora un turista mi ha appena chiesto da dove si può vedere il Mose».

"Questa mattina a Venezia sono risuonate le sirene che avvisano i cittadini dell'acqua alta - aggiunge il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà -  Un suono con il quale per anni si è convissuto e che per troppo tempo ha rappresentato la normalità. Ma oggi, grazie all'attivazione del Mose, San Marco non è stata ricoperta dall'acqua alta, la Basilica è rimasta asciutta, le onde sono rimaste lontane".

"In un giorno in cui il nostro Paese è flagellato dal maltempo, questa notizia rappresenta una speranza. Dopo l'acqua 'grandà dell'anno scorso, il Governo ha accelerato rispettando una tabella di marcia che sta portando finalmente a termine un'opera attesa per troppi anni" aggiunge D'Incà "Oggi Venezia si sveglia e non deve più aver paura. È l'unica cosa che conta». Lo scrive su Facebook il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà.

«Il Mose ha iniziato questa mattina il suo lavoro di difesa di Venezia dall'acqua alta. Per effetto delle paratoie alzate, la crescita della marea si è fermata fuori laguna e il livello dell'acqua si è mantenuto contenuto fino a stabilizzarsi. È stato il primo vero test del Mose, un risultato importante che insieme alle autorità locali abbiamo voluto con determinazione dopo i danni del novembre scorso: presidio e tutela costante per una città patrimonio dell'umanità». Così' il ministro dei Trasporti Paola De Micheli in un post.

 

«Stamattina sono state sollevate le paratoie del Mose a tutte le bocche di Porto della Laguna di Venezia. Il test è andato bene, in Piazza San Marco e nel centro storico di Venezia l'acqua alta non è arrivata. Una giornata straordinaria per la mia città, che dedico all'amico Gianni De Michelis, che 35 anni fa fu tra i più strenui e intelligenti sostenitori dell'opera». Così scrive in una nota Renato Brunetta, deputato veneziano di Forza Italia e coordinatore azzurro della città.

«Giornata storica per Venezia: il Mose ha funzionato e ha protetto la città e i suoi tesori dall'acqua alta. Fratelli d'Italia continuerà il suo impegno a difesa di una città unica al mondo, per il rifinanziamento della legge speciale con uno stanziamento di almeno 150 milioni di euro all'anno e per tutti gli interventi necessari a tutelare la residenzialità e l'identità storica dei veneziani». Lo dichiara il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

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