Verso il picco dell'influenza, ricoverati dodici bambini

PADOVA. Sono passati solo pochi giorni dall’inizio dell’epidemia influenzale, ma il Pronto soccorso pediatrico di Padova è già preso d’assalto. Per ben dodici bambini si è reso necessario il ricovero nel reparto di Pediatria d’emergenza. Un dodicenne, risultato positivo all’H1N1, a causa delle complicanze, è finito in Rianimazione ma ora sta bene ed è tornato a casa. Proprio i più piccoli, assieme ad anziani e malati cronici, sono i soggetti più a rischio. Pochi giorni fa anche una donna di sessantacinque anni, già affetta da gravi patologie, è deceduta in seguito a complicazioni provocate dall’influenza suina. Si tratta della quarta vittima dell’influenza registrata in Veneto quest’anno.
Il virus H1N1, protagonista della pandemia del 2009, sta tornando a farsi sentire in città: 10 i casi accertati finora. Per fronteggiare l’emergenza influenzale nei reparti di medicina dell’Azienda ospedaliera sono stati aggiunti 40 posti letto in più; Rianimazioni e Terapie intensive lavorano a pieno ritmo e il personale del Pronto soccorso centrale gestisce più di 260 pazienti al giorno.
Nel mese di dicembre, dei 2500 accessi al Pronto soccorso pediatrico, 500 sono stati per comparsa di febbre alta e altri 500 per difficoltà respiratorie. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati 900 gli accessi, la metà si è rivolta al reparto di prima emergenza per la comparsa di febbre e/o problemi respiratori nei piccoli pazienti. «La diagnosi di influenza è stata accertata attraverso tampone nasale per i dodici bambini ricoverati. Si tratta di un numero importante considerando che siamo appena all’inizio dell’epidemia influenzale», spiega Susanna Masiero, medico del Pronto soccorso pediatrico «più che ricercare la causa nell’aggressività di un ceppo influenzale piuttosto che nell’altro, è bene riflettere sul peso che ha il vaccino. Quest’anno buona parte dei genitori ha scelto di non vaccinare i propri figli, ricordo invece che è fondamentale per la prevenzione della malattia. Tutti i bambini che sono stati visitati per sintomi influenzali, anche gravi, non erano vaccinati. La vaccinazione è raccomandata in particolare ai bambini sotto i cinque anni e alle categorie a rischio, ovvero i bambini affetti da particolari patologie».
Per prevenire il contagio influenzale nei più piccoli, oltre alla somministrazione del vaccino, è sempre consigliato il lavaggio delle mani. «Più che evitare il contatto dei bambini con persone raffreddate è bene lavarsi sempre le mani prima di avvicinarsi a loro. È un gesto semplice ma importante. Nei bambini che non hanno patologie di base e presentano i sintomi dell’influenza bisogna trattare la febbre, soprattutto quando disturba il bambino. Per evitare la diffusione del virus è meglio non portarli a scuola o all’asilo», aggiunge.
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