Via Bernina, tutto chiuso: la festa è in strada

Sabato notte nel polo del divertimento chiuso dal sindaco. Circolo Mappaluna deserto, i giovani festeggiano con vino sfuso e lattine di birra
VIA BERNINA La festa di compleanno improvvisata in strada e i brindisi Sotto, i gestori del circolo Mappaluna
VIA BERNINA La festa di compleanno improvvisata in strada e i brindisi Sotto, i gestori del circolo Mappaluna
PADOVA. Eccola qua via Bernina dimezzata. Ecco quel che resta del punto di riferimento per le serate degli studenti universitari. Sabato notte, ore 1.10: discoteca Love chiusa, circolo Mappaluna semivuoto, E-Style chiuso. Una desolazione. Ma loro non si arrendono. I giovani, quelli delle ore piccole, delle bevute del weekend, del divertimento notturno, non mollano. Contro l'ordinanza del sindaco Zanonato ecco che scatta l'autogestione: un furgoncino con il bagagliaio aperto e 20 litri di vino suddivisi in taniche, più una cassa con 50 lattine di birra. «Ecco la nostra risposta al sindaco», dicono.


FESTA IN STRADA.
«Dovevo festeggiare il mio compleanno - racconta Andrea, 27 anni, studente di Scienze sociologiche e magazziniere a tempo perso - l'idea era quello di fare la festa al Mappaluna, purtroppo però lì dentro dall'una di notte non si possono più servire alcolici. Per questo motivo ci siamo organizzati. Ho comprato 20 litri di vino sfuso e un po' di birra. Voglio offrire da bere al mio gruppo di amici. Credo di non fare niente di male». Mentre Andrea parla agitando il bicchiere arriva una volante della questura. «Chiudi il bagagliaio del furgone», dice Marika. «Perché scusa? Quale reato stiamo compiendo?» le risponde il festeggiato. I bei tempi del fine settimana al mitico Pachuca o all'Arancia Meccanica sembrano ormai un ricordo lontano. Così come le serate trasgressive targate Block e Fresh'n Fruit. Dopo la sfida di venerdì sera il gestore del Love (denunciato nel corso dei controlli) ha deciso di tenere le serrande abbassate.


«Il centro della città dovrebbe essere la culla della società - continua Andrea - A Padova prima è stato svuotato il centro, ora si sta svuotando la periferia. Zanonato non è un uomo di sinistra». Ridono, fumano bevono. Molti hanno poco più che 20 anni, pochissimi sfiorano i 30. Tutti pronunciano il nome del sindaco di Padova e lo eleggono a «nemico pubblico».


MAPPALUNA VUOTO.
In strada brindano alla festa clandestina mentre nell'unico locale aperto di via Bernina si guardano in faccia tra pochi intimi interrogandosi sul futuro. Il Mappaluna nel fine settimana si trasforma in Joint (nome equivoco che però non significa spinello, bensì condivisione). «Nonostante l'ordinanza ci penalizzi, penso che l'atteggiamento giusto non sia quello della contrapposizione - dice in modo responsabile Sami Kilzie, socio del circolo - Il sindaco dice che dopo l'una non si può più bere? Bene, ci siamo muniti di una campanella per decretare lo "stop" delle consumazioni». Con Sami c'è anche Antonio Bressa, iscritto al gruppo dei giovani del Pd: «Capisco le esigenze dei residenti e quindi posso anche accettare l'ordinanza, però sarebbe importante avere un'alternativa».


«Ovviamente - continua Sami - tutti coloro che vogliono bere dopo l'una, vanno altrove. Quindi forse questa è anche un po' concorrenza sleale». Addio per sempre caro vecchio Pachuca.

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