Via libera al progetto del nuovo teatro con cinquecento posti

ALBIGNASEGO
Il team composto da Mide Architetti e Pool landscape si è aggiudicato il concorso indetto dal Comune di Albignasego, attraverso l’unione Pratiarcati, per la progettazione di un teatro e del parco in cui sarà immerso. Un team di giovanissimi professionisti, tutti al di sotto dei 40 anni.
Ispirato alle cascine delle campagne venete, il teatro ospiterà cinquecento posti a sedere e avrà uno scenario di grande impatto: la parete retrostante il palcoscenico è formata da una grande finestra che si affaccia sul parco, il quale potrà fare quindi da fondale naturale. Analogamente dalle gradinate dell’anfiteatro, che sarà realizzato nel parco esterno, si potrà ammirare il teatro come elemento scenografico. «Ci siamo ispirati alle case coloniche della campagna veneta» illustra Sergio de Gioia, Mide Architetti «per rendere omogeneo al resto del paesaggio questo nuovo teatro, che sarà caratterizzato da falde spioventi, come le tese delle antiche case coloniche. Caratteristica sarà poi la colorazione rossiccia, tipica dei mattoni. L’edificio sarà realizzato in calcestruzzo prefabbricato, reinterpretato con il colore tipico dei mattoni con cui si costruivano le cascine, con attenzione all’aspetto della sostenibilità ambientale.
«Definirlo teatro è riduttivo» prosegue de Gioia «in quanto è stato concepito come un civic center, adattabile a differenti esigenze». Vi troveranno posto una sala prove, un bar e uno spazio adatto a ospitare riunioni e conferenze. Tutto attorno sarà realizzato un parco a tema, ampio 16 mila mq, una parte del quale sarà adibita a bosco urbano. Il progetto è in fase di definizione, attraverso continui contatti con il Comune, per definire i dettagli e gli stralci di realizzazione. Ai due studi saranno quindi affidate la progettazione e anche la direzione dei lavori. Prematuro parlare di cifre: sicuramente sarà un’opera che, nella sua totalità, verrà a costare alcuni milioni di euro, che l’amministrazione reperirà attraverso risorse proprie e finanziamenti. «Investire in cultura non è mai sbagliato, particolarmente in un progetto così nuovo e audace» conclude de Gioia. —
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