Viafora (Cgil): "E' inconcepibile, un segno del declino del paese"

Il commento del segretario generale della Cgil del Veneto alla notizia dell'assegnista dell'università che ha effettuato un'importante ricerca astrofisica
PADOVA. "La notizia di una importantissima scoperta scientifica da parte del professor Tamburini, ricercatore precario all'Università di Padova, dà il segno del declino imboccato dall'Italia contro il quale ieri si sono riempite le piazze del paese" è il commento di Emilio Viafora, Segretario Generale della Cgil del Veneto


"Nelle manifestazioni, frutto di un composito ed articolato movimento femminile, si parlava nello specifico di donne. Ma proprio partendo da quelle motivazioni e da quelle ragioni tutti chiedevano la fine di una cultura (e di una stagione politica) che ha svalutato il merito, il valore delle intelligenze e del lavoro per sostituirli nei percorsi di carriera e di affermazione sociale con attributi che fanno perno sulla vendita del proprio corpo, delle proprie menti e della propria dignità. Una cultura che, sposandosi con l'esaltazione del neoliberismo, ha finito per affermare un finto primato delle imprese che alimenta insicurezze e precarietà.

Al Presidente Zaia che sminuisce la portata di quella protesta voglio dire che dovrebbe stare più attento a cosa accade sotto ai suoi occhi. I temi richiamati nelle piazze non sono altra cosa rispetto all'economia, al lavoro, al sistema scolastico ed alla sanità. Vi hanno una strettissima attinenza, come dimostra il caso del professor Tamburini che non vede premiato in Italia il proprio lavoro (sarebbe limitativo ridurre il problema al sistema universitario) e come dimostrano le vite di migliaia di donne e giovani veneti consegnati ad una condizione di crescente instabilità che li espropria dei propri progetti di vita e delle speranze di futuro.


Ci sono dei confini da porre e delle nuove linee da tracciare: nella cultura, nelle relazioni sociali, nell'uso delle forze di lavoro e nel diritto al welfare. Il rischio altrimenti è il deterioramento di una situazione già fortemente logorata. Il 26 febbraio la Cgil del Veneto sarà in piazza per questo".
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