Viaggio attraverso il Veneto sull’antica via dei pellegrini

Rinasce il tracciato della Romea Strata sulla rotta che viene dal centro Europa Più di mille chilometri sono in Italia e 200, tutti da scoprire, nella nostra regione
Di Anna Sandri

di Anna Sandri

Il cuore inquieto è la radice del pellegrinaggio, laddove la meta non è il punto di arrivo, ma il cammino stesso. Così, insieme, possono partire pellegrini della fede e laici curiosi di nuove esperienze. Arriveranno, comunque, persone diverse e nuove che lungo la strada avranno fatto esperienza di tutta la vita. Avranno capito il senso del bagaglio, di tutte le cose e i pensieri di cui ci carichiamo le spalle e di cui potremmo fare a meno, perché più ti carichi - nella vita come nel cammino - meno ti muovi. Avranno realizzato che parte del viaggio, come nella vita, sono anche la sorte e la paura. Avranno sperimentato che il cammino, sì, come la vita, è guardare il cielo e le nuvole belli come gli ideali, ma senza dimenticare la terra nuda e i piedi, perché altrimenti si rischia di inciampare. Avranno abbandonato le cose di troppo, scoprendo di poterne fare a meno, e tenuto stretti i compagni di un giorno, di un’ora, di una vita, perché il compagno è scambio e conforto, e quando lo capisci non puoi più lasciarlo.

Su questa strada della vita si mettono in cammino, ogni anno, milioni di persone. Per loro, per i pellegrini, l’anno del Giubileo della Misericordia porta un nuovo percorso, che replica la rotta seguita dai pellegrini che nel Medioevo si mettevano in marcia dall’Europa centro-orientale verso Roma, Gerusalemme, Santiago di Compostela.

Si chiama Romea Strata, non ha più saio né mantello né sandali, usa il web o il gps. Scende nel territorio italiano per 1.302 chilometri attraversando cinque regioni dal Trentino al Friuli, dall’Emilia alla Toscana; duecento di questi chilometri li cammina nel Veneto. Torna viva e chiama i suoi pellegrini per iniziativa dell’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza; e siccome anche le idee camminano, ma solo se ci sono uomini che le prendono per mano, a darle nuovo impulso è stato don Raimondo Sinibaldi, e a darle un tracciato Luisa Dal Prà, vicentina, che l’ha percorsa consentendo una mappatura che adesso, attraverso il web (romeastrata.it) assiste il pellegrino indicando luoghi di accoglienza, fontanelle dove dissetarsi, farmacie, luoghi di interesse culturale nei dintorni delle zone attraversate.

Il pellegrino che affronterà Romea Strata avrà la Credenziale di Ad Limita Petri e del Cammino di Santiago; giunto in Toscana, potrà scegliere se proseguire per Roma, Gerusalemme o Santiago, e quando arriverà alla meta riceverà il Testimonium, o la Credencial, o il Certificato del Pellegrino a seconda del percorso che avrà compiuto.

Nelle cinque regioni che attraversa, la via incrocia 16 province e 160 comuni attraverso 8 diversi percorsi: in Trentino Alto Adige la Brennero, in Friuli Venezia Giulia l’Allemagna e l’Aquilese, in Veneto la Romea Annia, la Vicentia, la Postumia e la Porciliana; la Longobarda è in Emilia e in Toscana. Può essere percorsa in un unico viaggio, o lentamente a tratti più o meno lunghi. Presentandola, monsignor Dino De Antoni, vescovo emerito, cita Sant’Agostino per ricordare il senso del pellegrinaggio; l’assessore regionale al turismo Federico Caner si rifà ai dati in crescita del turismo religioso, che muove l’economia e chiede itinerari e servizi.

Quali che siano gli animi e i bagagli, il Veneto dà ai pellegrini di Romea Strata la protezione di due evangelisti, San Marco e San Luca. E poi la dolcezza dei percorsi che portano da Aquileia a Padova sull’antico tracciato della consolare Annia, la via segnata da Piave, Livenza e Sile che continua fiancheggiando l’argine San Marco da Caposile a Portegrandi verso Quarto d’Altino e Mestre per proseguire verso la Riviera del Brenta tra le ville venete.

Da Padova porta al Santuario delle sette chiese di Monselice, tocca l’antica abbazia di Santa Maria delle Carceri, oppure da Este invia a Montagnana e all’oratorio di Sant’Antonio Abate, fino a Badia Polesine. Sul cardine veneto della Romea Strata, rappresentato dal percorso della Romea Annia, si innestano altri cammini aggiuntivi. La Romea Postumia da Verona a Vicenza, la Vicezia da Valli del Pasubio a Montagnana; la Porciliana da Verona a Montagnana.

La via è tracciata. Ora servono tempo, occhi nuovi e un cuore inquieto.

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