Vigodarzere, è morto Emilio Peron: «Stava per tornare a casa dall'ospedale»

Il dolore di Barbara, ex vicesindaco e figlia di Emilio Peron, spentosi all’ultimo giorno di ricovero. Ora si attende l’autopsia

VIGODARZERE. La sinistra di Vigodarzere, ma anche l'intera comunità e il volontariato del paese, hanno perso domenica una delle sue figure più storiche e rappresentative. Si è spento all'età di 67 anni Emilio Peron, presidente dell'associazione Parco Iride. Era stato ricoverato all’ospedale di Padova per un problema a un piede, ma è morto, pare, per un’infezione epatica. L’autopsia stabilirà adesso le reali cause della sua morte.

«Mio padre si era fatto male a un piede», racconta la figlia Barbara, ex vicesindaco di Vigodarzere, «ed essendo diabetico era stato ricoverato perché necessitava di medicazioni adeguate. Però lo vedevamo sempre giallo in volto, a tal punto che poi i medici gli hanno somministrato una cura e lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico. Pareva essersi ristabilito, tanto che dopo tre settimane dall’ospedale mi hanno chiamato per dirmi che lo dimettevano e che potevo andare a prenderlo. Quando sono arrivata, però, lo stavano intubando, pronti per portarlo in sala di rianimazione. È stato sottoposto a cinque diverse operazioni nell’arco di due mesi, finché domenica sera ci hanno avvertito che papà se n’era andato. Ci hanno detto che è stata un’infezione al fegato, che si è propagata». La famiglia adesso attendere l’esito dell’autopsia per vedere confermata o meno questa versione e sapere in che modo abbia contratto l’infezione.

Emilio Peron avrebbe compiuto 68 anni domenica prossima. «Emilio lascia un enorme vuoto», dichiara il segretario della locale sezione del Pd, Daniele Giuffrida, «una pietra miliare del partito, ma anche della vita associativa e del volontariato di Vigodarzere». «Era insieme a sua moglie Elena, alle figlie Barbara e Nadia e a tanti volontari l’animatore del Parco Iride, la nostra casa del popolo di Vigodarzere», aggiunge il consigliere regionale Piero Ruzzante, «e grazie all’impegno di Emilio e dei tantissimi volontari che lo hanno animato, è stato in tutto questo tempo uno spazio a disposizione di tutti. Senza il compagno Emilio e la sua passione, nulla di tutto questo si sarebbe potuto realizzare. Non dimenticheremo la sua passione». I funerali, ancora da fissare, saranno celebrati in forma laica all’interno del “suo” Parco Iride.

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