Vigonza, padre Angelo missionario e ora Cavaliere di solidarietà

Una vita spesa interamente in missione, prima in Thailandia da novizio a 17 anni, quindi a Hong Kong e infine, a 38 anni, in Africa, incaricato di fondare un Seminario minore e una scuola tecnica a Makalle, in Etiopia
Giusy Andreoli
Padre Angelo Regazzo con i ragazzi della missione ad Addis Abeba
Padre Angelo Regazzo con i ragazzi della missione ad Addis Abeba

VIGONZA. Il presidente Sergio Mattarella ha insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica dell’Ordine della Stella d’Italia padre Angelo Regazzo, 78enne salesiano originario di Vigonza, missionario dal 1960. A consegnare diploma e insegne, il 15 aprile, è stato l’ambasciatore italiano in Etiopia Agostino Palese «a riconoscimento dell’impegno a favore dei più deboli in Etiopia».

«L’Ambasciata d’Italia» ha detto Palese «sostiene le attività assistenziali svolte dalla società civile, laica e religiosa ad Addis Abeba». Il conferimento del cavalierato risale al dicembre 2020 ma padre Angelo lo ha saputo solo due settimane fa perché il documento era rimasto bloccato a causa della pandemia e conservato in ambasciata. «L’ambasciatore mi ha detto: vieni il 15 aprile che c’è una sorpresa per te», racconta padre Angelo. Che si è presentato accompagnato da alcune persone, fra cui tre giovani della sua scuola. «La cerimonia è stata emozionante e trasmessa anche alla tv nazionale, che mi ha intervistato», ha riferito il missionario.

Un riconoscimento più che meritato per padre Angelo, una vita tra guerre e carestie fino all’impegno di Addis Abeba. Una vita spesa interamente in missione, prima in Thailandia da novizio a 17 anni, quindi a Hong Kong e infine, a 38 anni, in Africa, incaricato di fondare un Seminario minore e una scuola tecnica a Makalle, in Etiopia. Da anni padre Angelo vive ad Addis Abeba, dove ha realizzato il Bosco Children Centre, due strutture di recupero e formazione professionale dei ragazzi di strada. Nel 1992 patì pure un’imboscata da parte di banditi che volevano derubarlo e ammazzarlo e si salvò per miracolo poiché la pallottola sparata alla testa venne deviata da una lamella di ferro che aveva applicato ai fanali della macchina per ripararla, ma riportò la frattura della tibia. Padre Angelo, Abba Melaku come lo chiamano in Etiopia, festeggia quest’anno il cinquantesimo di sacerdozio dato che venne ordinato il 15 luglio 1972 nella chiesa di Santa Margherita a Vigonza e il 15 luglio prossimo sarà Vigonza per l’anniversario.Giusy Andreoli

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