Vigonza, un salto nel passato: rievocata la storica stretta di mano tra Re e Imperatore
Vigonza ha celebrato la storica visita del 6 aprile 1876 con una rievocazione dell’incontro tra il re Vittorio Emanuele II e l’imperatore Francesco Giuseppe, ricreando l'atmosfera dell'epoca con sfilate, figuranti e musica dal vivo

Per un giorno Vigonza è tornata indietro di 150 anni. A quel 6 aprile 1876 quando i due capi di stato d’Italia e d’Austria-Ungheria si diedero la mano ai Prati di Vigonza suggellando in maniera solenne il nuovo corso delle relazioni diplomatiche instaurate tra le due nazioni dopo il lungo periodo di ostilità bellica. In mesi di lavoro da parte dell’assessorato comunale alla Cultura con le varie associazioni è stato ricostruito l’incontro tra il re Vittorio Emanuele II e l’imperatore Francesco Giuseppe.
I due sovrani, come quel martedì, sono arrivati a cavallo davanti al municipio, attesi dai nobili delle rispettive delegazioni: per l’Italia erano presenti, come allora, il re Umberto Primo, erede al trono, e la consorte regina Margherita, arrivati in carrozza trainata dai cavalli di Passion Horse.
L’imperatore era scortato dal ministro degli esteri Andrassy. I tanti figuranti, fra i quali c’era anche Giuseppe Garibaldi, indossavano damascati vestiti d’epoca. Ad accompagnare le varie fasi la banda musicale di Sant’Andrea, che nel momento clou ha suonato la marcia reale dei Savoia e l’inno dell’impero Austro-Ungarico.
A descrivere quanto accadde nella realtà e a coordinare l’evento il professor Patrizio Zanella, autore di un libro su questo avvenimento. Si è così venuto a sapere che la visita ufficiale venne inizialmente fissata a Venezia.
Ma per dare soddisfazione a Vittorio Emanuele II che voleva mostrare il nuovo esercito, si ricercò uno spazio maggiore di Piazza San Marco. Si decise così di utilizzare i 156 campi in prossimità della ferrovia in zona Prati di Vigonza, una zona ampia per una parata militare con i vari gruppi di unità in uniforme, cavalli e corazzieri. L’incontro vide la partecipazione di 15 mila soldati e 60 mila persone.
I vari gruppi si sono poi esibiti con danze davanti al Teatro comunale Quirino De Giorgio. A conclusione dell’evento c’è stata la visita nel foyer superiore del Teatro dov’era esposta la riproduzione di documenti originali che ricostruiscono nei particolari la visita dei sovrani. Il tutto è frutto delle ricerche di Zanella nell'Archivio di Stato.
Va ricordato che nel luogo dove avvenne la stretta di mano, in via Prati, c’è un obelisco che fu costruito in poche settimane. Fra le varie associazioni che ieri hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, coordinati dall’ufficio Cultura del Comune, c’erano i due gruppi storici dei Patrizi Veneti e i Caenassi. Hanno partecipato anche i gruppi d’arma, le associazioni di combattenti, la Protezione civile vigontina, l’associazione Teatro Tergola.
Era presente l presidente di Lions 7 Campanili di Vigonza, che ha contribuito all’evento e ha riprodotto la targa dell’obelisco e coniato una moneta acquistabile al Club, il cui ricavato andrà a finanziare i service benefici. Il sindaco Gianmaria Boscaro ha portato il saluto del governatore Luca Zaia, che non ha potuto partecipare alla manifestazione.
«Il Re e l’Imperatore» ha scritto Zaia «non è solo una rievocazione storica, ma un viaggio nel tempo che ci permette di immergerci in epoche lontane, scoprendo personaggi, eventi e atmosfere che hanno plasmato il quotidiano che conosciamo».
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