Vigonza, tappeto di chiodi sulla pista ciclo-pedonale

Alcuni ragazzi ne hanno raccolti più di cento e l’allarme è stato diffuso sui social Gettati lungo il tratto fino a Perarolo per scoraggiare le scorribande in scooter 

VIGONZA. Decine, forse centinaia di chiodi sparsi sulla pista ciclopedonale Perarolo-Vigonza, in attesa di completamento da anni. Se ne trovano soprattutto dopo il sottopasso. Li ha rinvenuti un diciottenne di Perarolo la mattina di sabato 31 marzo. «Sono andato a passeggiare con alcuni amici e i nostri cani» racconta il ragazzo, «e ne abbiamo visti parecchi. Erano disseminati a mucchietti lungo tutto il percorso che solitamente facciamo. Ne abbiamo raccolti oltre un centinaio, ma ne sono rimasti ancora molti».

Il ragazzo ha pensato bene di far girare l’allarme sui social network da un’amica facendo descrivere il luogo dove sussisteva il pericolo e facendo raccomandare di prestare attenzione. L’ipotesi è che siano stati gettati per forare le gomme dei motorini dei ragazzi che usano la ciclabile come pista approfittando del fatto che non ha ancora sbocco. Solo pochi giorni prima, infatti, alcuni giovanissimi si erano lamentati per aver forato i loro motorini e ironicamente avevano ringraziato chi aveva minato di chiodi il percorso dove il sabato pomeriggio andavano a sgommare. Rendendosi però conto che se qualcuno era arrivato a quegli estremi evidentemente arrecavano disturbo.

La questione aveva generato un serrato dibattito e alla fine i ragazzi hanno deciso di andare da qualche altra parte a sfogarsi. In precedenza c’era stata la lamentela di una mamma che passeggiando con il figlioletto si era ritrovata in mezzo ai chiodi. Il problema però rimane anche perché era stato rilevato, e tuttora sussiste, il grosso rischio che corrono le famiglie con bambini piccoli che vanno a camminare sia a piedi che sulle biciclette e le mamme che passano con il passeggino. Gettare chiodi su una via pubblica implica il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti perché le conseguenze potrebbero essere molto gravi nel caso qualcuno cadesse e riportasse lesioni o si ferisse con i chiodi buttati di proposito.

Il reato, peraltro, è procedibile d’ufficio: la denuncia è dunque non indispensabile anche se comunque sarebbe auspicabile venisse fatta.

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