Villa del Conte, ex deportato muore a cent'anni nel giorno della Memoria

Vittorio Ometto, alpino, aveva fondato la sezione Avis del paese. La sindaca: «Esemoio e testimone di valori autentici»

Silvia Bergamin
Vittorio Ometto aveva 100 anni
Vittorio Ometto aveva 100 anni

Lunedì 27 gennaio, proprio nel giorno della Memoria, Villa del Conte ha perso uno dei suoi uomini più rappresentativi: Vittorio Ometto, alpino e testimone della Storia, si è spento a 100 anni e 10 mesi. Il paese intero si stringe intorno alla sua famiglia, consapevole di aver salutato una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità.

«La notizia della scomparsa di Vittorio ci ha profondamente scossi», ha dichiarato la sindaca Antonella Argenti. «Non era solo un concittadino, ma un esempio di valori autentici e una memoria vivente per il nostro paese. Il suo contributo non si limitava al passato: è stato fondatore della sezione Avis di Villa del Conte, un uomo sempre presente e disponibile per gli altri. Lunedì, con la famiglia, abbiamo ricordato insieme quanto il suo esempio di vita abbia segnato profondamente tutti noi».

Vittorio Ometto, deportato in un campo di concentramento tra il 1943 e il 1945, rappresentava quella generazione che ha saputo affrontare il dolore e le privazioni senza perdere la speranza e il desiderio di costruire.

«Vittorio è stato un maestro di vita», ha continuato la sindaca. «In lui si rifletteva la forza e la tenacia di un alpino vero, che ha saputo trasmettere valori importanti alle nuove generazioni. La sua penna nera sarà per sempre un simbolo della sua presenza in mezzo a noi. A sua moglie Zita, con cui ha condiviso settant’anni di vita, e ai suoi figli, Daniela, Ivana e Giuseppe, va un abbraccio speciale da parte mia e di tutta la comunità».

Il Gruppo Alpini di Villa del Conte ha voluto omaggiare Vittorio con parole che ne raccontano l’anima: «Il “nostro” Vittorio Ometto ha posato lo zaino a terra. Era un simbolo, non solo per il suo vissuto ma per la forza con cui ha affrontato ogni sfida della vita».

Le esequie si terranno giovedì 30 gennaio, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Abbazia Pisani, con partenza dall’abitazione in via Abate. Il Comune ha proclamato il lutto cittadino.

Giovedì 29 gennaio, alle 20, sarà recitato il rosario. La famiglia ha espresso il desiderio che, in luogo di fiori, vengano fatte offerte alla parrocchia, un gesto che riflette il grande cuore di Vittorio. «Riposa in pace, Vittorio», ha concluso il sindaco Argenti. «I semi che hai piantato continueranno a fiorire. Non ti dimenticheremo mai». —

 

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