Villa violata due volte dai ladri

E' successo a Barbariga di Vigonza, bottino di quasi 3.000 euro
SCASSO Tiziano Pinato indica la sua porta
SCASSO Tiziano Pinato indica la sua porta
 
VIGONZA.
Ladri nelle abitazioni di Barbariga, tre furti in pochi giorni, due nella stessa villa. L'ultimo, però, fallisce perché i proprietari rientrano mettendoli in fuga. La villa presa di mira due volte in quattro giorni è quella di Michele Prosdocimo in via Barbariga, immersa nella campagna. L'ultima incursione nella villa è avvenuta venerdì verso le 18. «Stavamo rientrando quando è suonato l'allarme - racconta Prosdocimo - così non hanno fatto in tempo a rubare nulla. Però abbiamo trovato i cassetti della camera aperti e la borsetta di mia moglie per terra. Un nostro vicino ne ha visto fuggire uno dal retro, nei campi. Abbiamo subito chiamato il 112, i carabinieri ci hanno detto che a Vigonza si registrano una quarantina di furti al mese. Per entrare i ladri hanno tagliato la rete di recinzione e rotto una finestra diversa dalla volta precedente. «La volta precedente sarebbe quattro giorni prima. Martedì scorso Michele Prosdocimo ha subìto un primo furto. Nel sacco dei malviventi sono finiti alcuni gioielli per un valore di circa 2-3 mila euro. «Il nostro timore è che vengano quando ci sono i bambini, che rimarrebbero traumatizzati. Se tornano spero di trovarmeli davanti, così li sistemo» aggiunge Prosdocimo.  Bottino consistente, invece, in casa della famiglia Pantano, sempre in via Barbariga. Nella lista dei monili trafugati, denunciati alla stazione di Pionca, figurano 12 preziosi, molti dei quali cari ricordi. I ladri si sono portati via anche tutte le cornici in argento, un maglione di cachemire del padrone di casa, un profumo griffato, 3 mila euro in contanti e un grosso salvadanaio in terracotta pieno di monetine che la figlia custodiva gelosamente quale ricordo d'infanzia. Il tutto per un valore di circa 10 mila euro. «E' successo venerdì nel pomeriggio, eravamo via per lavoro - raccontano Claudia e Tiziano Pantano - quando siamo rientrati abbiamo trovato la casa nel disordine e nello sporco. I ladri avevano le scarpe infangate e non si sono fatti riguardo di calpestare la biancheria tirata fuori da armadi e cassetti. Abbiamo lavorato tutto sabato per ripulire e disinfettare, hanno toccato e lordato ogni cosa». Gli sconosciuti, saltato il cancello, sono entrati assestando un calcione alla porta d'ingresso, danneggiandola. «Sapere che qualcuno ha frugato nelle tue cose fa male, non riconosci più la casa come tua dopo che è stata violata» conclude amareggiato Pantano.

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