Violenta l’ex e le incendia l’auto. Condannato a 7 anni e 6 mesi

Clemenz Riccio, 26 anni, era accusato anche di aver dato fuoco alla casa della madre della compagna. Un anno e mezzo per Alex Bonato, il complice 32enne imputato per averlo aiutato nei due raid
ALTA PADOVANA. È arrivata una pesante condanna per Clemenz Riccio, 26enne originario di Napoli con residenza a Vicenza dove ha tuttora l’obbligo di dimora, finito sul banco degli imputati per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti dell’ex fidanzata, per l’incendio della casa della mamma di quest’ultima e per danneggiamenti alla macchina della ragazza sempre con il fuoco. Il tribunale di Padova (presidente Claudio Marassi) ha inflitto al giovane 7 anni e 6 mesi di carcere senza la sospensione condizionale della pena; ha poi stabilito la sospensione della responsabilità genitoriale, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e ha ordinato il pagamento di un risarcimento alle vittime per 105 mila euro. Vittime (madre e figlia) tutelate dagli avvocati Laura Trevisan ed Eleonora Danieletto. Condannato anche il complice Alex Bonato, 32enne di Fontaniva, accusato di aver concorso con l’amico nel provocare le fiamme: un anno e mezzo di reclusione con la sospensione condizionale e un risarcimento di 20 mila euro alla proprietaria dell’abitazione, l’ex suocera (di fatto) Riccio. Quasi del tutto accolte le richieste del pubblico ministero Roberto D’Angelo che aveva sollecitato 9 anni per Riccio e un anno e sei mesi per Bonato.


La notte del 29 dicembre 2015 i vigili del fuoco riescono ad evitare il peggio nella casa di una signora in un Comune nel territorio di Piazzola sul Brenta. Il sospetto è che si tratti di un incendio doloso. Sul posto arrivano anche i carabinieri: è accertato che qualcuno aveva sparso della benzina sulle persiane in plastica dell’immobile prima di innescare il fuoco che non distrugge le stanze perché la proprietaria è rapida nel chiamare la centrale operativa dei pompieri. L’indagine va subito nella giusta direzione. Si verifica che una delle figlie della propietaria della casa il 26 novembre aveva denunciato lo stupro da parte dell’ex (Clemenz Riccio). Il 27 dicembre qualcuno aveva danneggiato con il fuoco la Fiat Punto della ragazza e forato i pneumatici.


La convivenza tra i due era durata un anno e 8 mesi, un inferno domestico fatto di insulti e violenze fisiche. «Buttati sotto un treno o un camion, ti tengo solo per sc... Se parli ti ammazzo» erano le espressioni che il giovane rivolgeva alla compagna più frequentemente. Temendo di essere uccisa, la ragazza si era rifugiata a casa dei genitori. Era partita la denuncia e Riccio era stato destinatario di un divieto di avvicinarsi alla convivente.


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