Violenza sessuale, 5 anni a Lumachi
Toccamenti spacciati per pratiche mediche: risarcirà 100 mila euro
Cinque anni di reclusione all'endocrinologo Franco Lumachi, 59 anni, accusato di aver costretto sei pazienti a subire atti sessuali. Lo ha deciso ieri il tribunale in composizione collegiale (giudici Apostoli, Cavaggion e Lazzarin) che ha stabilito pure la sua interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, condannandolo anche ad un risarcimento a favore dell'Azienda ospedaliera (costituita parte civile con l'avvocato Giorgio Fornasiero) di 100.000 euro. Ordinata la pubblicazione della sentenza sul mattino. Il pm Sergio Dini aveva chiesto per il medico la condanna a 6 anni, l'avvocato difensore Giovanni Chiello, l'assoluzione. Lumachi non vanta nessuna specializzazione in ginecologia. Eppure, il docente alla facoltà di Medicina come associato, in servizio nell'Unità di endocrinochirurgia e di senologia dell'Azienda ospedaliera, faceva credere alle pazienti di essere un esperto ginecologo. Un ginecologo tanto bravo e competente da applicare un innovativo metodo americano. Un «metodo», che prevedeva pratiche stimolatorie delle parti intime a luci soffuse per rendere l'atmosfera più rilassante. Così all'interno del suo ambulatorio nel monoblocco dell'ospedale di Padova, dove era autorizzato a svolgere l'attività di endocrinologo in regime libero professionale, accoglieva le pazienti, e abbassava le luci. Poi procedeva alla visita con la sua particolare tecnica, il copione era uguale per tutte, fino a provocare un orgasmo meccanico. Per rendere facile l'accertamento in qualche caso le faceva mettere carponi. «La stimolazione che mi portava all'orgasmo? L'ho vissuta con tranquillità. Mi fidavo ciecamente del professor Lumachi perché mi aveva spiegato il trattamento sanitario... - raccontò una paziente - Ne parlai con mio marito: anche lui era convinto che si trattasse di una nuova tecnica medica di indagine». Scrive il consulente della procura, il professor Giovanni Nardelli, direttore della Clinica ginecologica di Parma: «Il primo errore di Lumachi è stato quello di vestire un ruolo ginecologico, ostentando competenze non corrette rispetto alla fiducia accordata dalle pazienti. Si è indotta arbitrariamente una stimolazione delle zone erogene che nulla ha a che vedere con le regole deontologiche». Dall'aprile 2008 il medico è sospeso dall'attività assistenziale. Continua ad insegnare. «La giustizia sta facendo il proprio corso. E l'università ha la massima fiducia nella magistratura. Dopo che l'ateneo entrerà in possesso della sentenza, solo in quel momento, saranno stabiliti gli opportuni provvedimenti». Sono le parole del Magnifico Rettore, Giuseppe Zaccaria.
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