Violenze in casa, un triste rosario

MASI. Oggi Bruno e Velia. Prima Ennio e Rosina. E prima ancora Liliana, Ancilla e Onelia, Filippo e Lorenzina e Bruno. Furti e aggressioni ad anziani soli in casa, ormai, sono quasi una consuetudine nella Bassa padovana. Lo scorso agosto aveva fatto clamore la violenza toccata ad Ennio Libero Bendini e Rosina Fracasso, 87 e 86 anni, selvaggiamente picchiati e quasi torturati nella loro casa di Piacenza d’Adige. Il 23 maggio era toccato a Liliana Armellini, ammazzata nella sua abitazione di Este, in via Pilastro, per un bottino magro. L’anziana, 73 anni, viveva sola e i suoi carnefici non sono ancora stati identificati. Ad aprile, invece, le vittime erano stati i coniugi Rangon di Monselice. Filippo, 80 anni, e la moglie Lorenzina si sono trovati in camera due ladri, che si sono scagliati con violenza contro gli anziani. Lei era in corridoio, di notte, quando i malviventi l'hanno gettata a terra e l'hanno trascinata per i capelli fino alla camera del marito. Lui è stato colto nel sonno: immobilizzato nel letto, ha ricevuto un pugno in pieno volto e si è ritrovato uno straccio in bocca. Qualche mese prima, a dicembre, Ancilla e Onelia Tognolo erano state picchiate, legate e rapinate nella loro casa di Megliadino San Fidenzio. Due uomini, guidati dalla badante e dalla figlia di questa, le hanno legate ai polsi e alle caviglie e sistemate con la faccia contro il materasso. Il bottino era stato di 10 mila euro e di qualche prezioso. All’elenco si aggiunge anche Bruno Pavan, massacrato di botte a Merlara. L’anziano, 83 anni, residente in via Stradona a Merlara, nel marzo 2015 era stato svegliato di notte da alcuni rumori. In cucina si era trovato di fronte un ragazzo, che l'aveva fatto cadere a terra investendolo con una serie inaudita di calci e pugni a faccia ed addome. Il ladro se ne era andato con la tv e qualche centinaio di euro. (n.c.)
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