Violetta, il 2016 arriva al suono dell’ukulele

La Zironi in concerto allo Stadio del Ghiaccio di Cortina, dove poi arriverà anche Jerry Calà con la sua orchestra
Di Michele Bugliari

Violetta Zironi, l’elegante folk singer lanciata dall’edizione 2013 di X Factor, la sera del 31 dicembre sarà in concerto alla festa di Capodanno nello Stadio del Ghiaccio di Cortina. La serata vedrà, inoltre, la partecipazione di Jerry Calà e della sua band con lo spettacolo: “Un Capodanno da libidine”.

Violetta, che live ha preparato per Cortina?

«Sarò sola e in versione acustica. Canterò accompagnandomi con la chitarra acustica e con l’ukulele. In repertorio ci saranno canzoni mie e cover di pezzi country e pop».

Il 2016 sarà l’anno di un nuovo cd?

«Sì. Sarà un ep con pezzi originali, scritti nell’ultimo periodo. Ne ho tanti a disposizione che potrei riempire un album intero. Quindi, per prima cosa dovrò fare una scelta delle composizioni e poi entrerò in studio a registrare. Sarà un disco con larga prevalenza delle sonorità acustiche tendenti al folk e al country ,on testi in inglese e italiano. Uscirà nei primi mesi del nuovo anno».

Ci sarà un tour?

«Continuerò a esibirmi anche durante il periodo di registrazione del disco. Poi, dopo l’uscita dell’ep, credo ci sarà un tour. Partirà in primavera o in estate».

Qual è stata la sua formazione musicale?

«Ho studiato pianoforte dai 6 agli 11 anni e poi ho cominciato ad appassionarmi alla chitarra acustica e all’ukulele. Nella mia famiglia c’è sempre stata tanta musica, e così si da bambina ho avuto modo di conoscere e apprezzare il folk americano ma anche il rock ’n’ roll. Il blues, forse per la mia giovane età ,lo trovo ancora un po’ impegnativo perché è un genere molto introspettivo e quindi preferisco il country e il rock ’n’ roll che mi comunicano più leggerezza e allegria».

“X Factor, oltre ad averla lanciata nel mondo discografico, cosa le ha lasciato?

«X Factor mi ha aperto tante porte importanti per la mia carriera e mi ha cambiato completamente la vita. Prima andavo a scuola, poi la musica è diventata il mio mestiere. Dal punto di vista personale e artistico è stato una vera e propria scuola. Ho imparato moltissimo, non solo da Mika ma anche dalla vocal coach Rossana Casale. Poter venire a contatto con una macchina grande ed estremamente professionale come X Factor è stata un’opportunità incredibile sotto tutti i punti di vista. Pensare che avevo solo 18 anni».

Lei ha avuto la possibilità di duettare con il grande Ben E. King, recentemente scomparso.

«È stata una delle cose più emozionanti della mia vita. Ho avuto il grande onore di aprire il concerto di un mito come Ben E. King al Jamboree Festival. Dopo che lui in persona mi ha detto che gli ero piaciuta e mi ha chiesto di salire sul palco. È stato come vivere un sogno, mi sono trovato davanti al pubblico insieme ad una leggenda, per cantare questa canzone che è un pezzo di storia della musica. Quando è morto ho provato un’enorme tristezza. Poi, pensandoci, mi sono resa conto di quanto sono stata fortunata ad avere avuto la grandissima opportunità di duettare con lui».

Un’altra collaborazione importante è quella con Jack Savoretti.

«È da quasi un anno che Jack mi invita ad aprire o a fare l’ospite ai suoi concerti e anche questa è stata per me un’esperienza artistica incredibile. Lo stimo tantissimo perché è uno degli artisti che più ha contribuito negli ultimi anni a far rinascere la tradizione del cantautorato acustico sulla scia dei grandi del passato, come Paul Simon e Cat Stevens. Jack trasuda passione, è intelligente e bravo. Ha fatto la sua gavetta, non ha avuto vita facile agli inizi ma alla fine ce l’ha fatta».

Lei ha avuto esperienze radiofoniche a Radio 2 Social Club con Luca Barbarossa.

«È stato fantastico, Luca è una persona meravigliosa, abbiamo cantato delle canzoni insieme, poi io ho proposto le mie cose e mi ha fatto anche parlare anche in questo se non sono molto brava. Poi in trasmissione ho avuto modo di conoscere tantissimi bravi artisti come Antonello Venditti e i Matia Bazar, prima della scomparsa del povero Giancarlo Gozzi: un grande batterista».

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