Visita a ostacoli: 7 mesi d’attesa poi il rinvio

Piove di Sacco, il medico va in pensione e una donna deve ripartire da zero. L’Usl: «Siamo scoperti»
Ospedale Piove Primari e reparti Ospedale di Piove di Sacco MALAGOLI
Ospedale Piove Primari e reparti Ospedale di Piove di Sacco MALAGOLI

PIOVE DI SACCO. Sette mesi di attesa per una visita in ospedale che all’ultimo è stata improvvisamente annullata. Il motivo? Manca il medico perché è andato in pensione. È quello che si è sentita comunicare al telefono, tra incredulità e sgomento, una donna di Brugine che a fine gennaio avrebbe dovuto sostenere una visita dermatologica di controllo prenotata a giugno dello scorso anno, quindi con largo anticipo. «Ho fissato l’appuntamento tramite il Cup dell’Immacolata Concezione», racconta la signora Paola, «non presentando richieste particolari ma accettando senza problemi il medico che mi è stato assegnato e la lunghezza delle liste di attesa». Una decisione presa dalla donna soprattutto per motivi logistici, vista la difficoltà di raggiungere altre strutture. Dopo avere atteso pazientemente per mesi il proprio turno è però arrivata l’amara sorpresa. «Mi è stato detto», continua, «che la visita era stata annullata perché nel frattempo la dottoressa era andata in pensione». La donna ha provato a rivolgersi ora al Sant’Antonio ma anche qui dovrebbe aspettare quasi un anno per il controllo dei nei. «Non è possibile», conclude, «essere trattati in questa maniera. Non posso aspettare ancora molti mesi per una visita che avrei dovuto fare in queste settimane. Sarò costretta a rivolgermi a qualche struttura privata».

«Negli ultimi tempi», spiegano dall’Usl 6 Euganea, dove sono consapevoli di questa situazione di difficoltà, «c’è stato il pensionamento improvviso di uno dei due medici specialisti dermatologi operanti a Piove di Sacco. L’azienda ha avviato le procedure per la sostituzione non trovando però una immediata risposta positiva alla ricerca di specialisti. Sono in corso le ulteriori procedure di acquisizione. Nel frattempo sono state attivate le azioni di gestione per assicurare che le visite con priorità siano garantite nei tempi previsti, anche utilizzando le varie sedi erogative di cui l’Usl dispone. Per quanto concerne le visite di controllo (i cui tempi di erogazione sono definiti al momento della redazione della richiesta in base alle esigenze cliniche) si sta provvedendo a riorganizzare il lavoro richiamando i pazienti e proponendo loro sedi alternative. Per quanto concerne il caso specifico, la signora è stata richiamata e risulta, come riportato nei nostri tabulati di lavoro, che ha disdetto la visita rifiutando la sede e la data alternative proposte».

Alessandro Cesarato

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