Vita di Caterina da Cipro ad Asolo
Una biografia della regina esiliata dalla Serenissima

Caterina Cornaro in un ritratto di un pittore ignoto
Tra le molte celebrazioni in occasione del cinquecentenario dalla morte della Regina Cornaro manca la pubblicazione di una biografia aggiornata. Mancava. Infatti, è arrivata in libreria La regina Cornaro. Tra Cipro e Venezia di Edizioni Anordest, 272 pagine, 15 euro, a firma dello storico veneziano Lorenzo Somma. La pubblicazione, che fonde la ricerca storica con la leggibilità offrendo così un testo apprezzabile sia dall'addetto ai lavori che da chi si avvicina all'illustre personaggio per la prima volta, stupisce sin dalla copertina. E' ormai dottrina diffusa quella per cui si rappresenta la Cornaro con lo straordinario ritratto del Tiziano. Ammirabile la fattura, bellissimo il soggetto. Qui invece troviamo una regalità assai più dimessa a dare corpo alla nobiltà di lignaggio e d'animo della regina. Addirittura l'autore è ignoto. Questo perchè proprio recentemente, con buona pace di quanti per tutto l'anno han stampato e diffuso il dipinto del Tiziano, è stato messo in forte dubbio l'oggetto del ritratto. Non sarebbe infatti la Cornaro la bella donna sontuosamente vestita, bensì una delle molte nobili veneziane. Quasi uno scherzo che la regina ha voluto fare ai molti studiosi che per tutto l'anno se ne sono occupati. Venendo al testo, la pubblicazione di Somma racconta più degli altri la figura della donna, dell'animo della regina. Figlia di una delle famiglie più importanti di Venezia, quei Cornaro riconosciuti tra i fondatori della città lagunare e persino ricondotti alla Gens Cornelia romana, sposò il re Giacomo II di Lusignano giovanissima, divenendo regina di Cipro e di Gerusalemme. Ma non fu una lunga storia d'amore, poiché lui morì ben presto e le lasciò un regno debole e prezioso, strategicamente fondamentale per il controllo del Mediterraneo. Venezia le impose per questo l'esilio che la condusse ad Asolo, cedendo definitivamente il controllo dell'amata Cipro alla Repubblica. Eppure anche da qui mantenne saldo il legame con l'isola, tanto da intervenire personalmente quando una carestia ne stava decimando la popolazione. Famosa per il buongoverno con cui tenne i territori affidatile, attorno alla sua corte gravitarono nomi illustri, come Giorgione e Lotto tra i molti, e l'idillio che seppe creare diede lo spunto al Bembo per i suoi Asolani. Con questa biografia Anordest continua la propria celebrazione degli illustri figli del Veneto, dopo Solitudini. Omaggio a Goffredo Parise di Mara Montagner e Giorgione da Castelfranco di Alberto Ongarato per il cinquecentario.
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