Viterie Venete 18 lavoratori riassunti alla Wurth
Grazie all’abile mediazione dell’assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Barison, è stato raggiunto un accordo definitivo tre le parti sociali nella vertenza delle Viterie Venete, messe in liquidazione lo scorso tre ottobre. 18 lavoratori sono stati salvati e riassunti nelle varie sedi territoriali della Wurth, la grande società tedesca (65.000 dipendenti) che ha acquisito, nel 2006, l’azienda padovana, che commercializzava minuteria metallica sin dal 1949. Ossia sin dai tempi in cui era stata fondata dalla famiglia Dè Stefani, proprietaria anche della notissima Sit La Precisa, oggi Sit Group. Per gli altri 13, invece, non c’è stato nulla da fare. Hanno dovuto accettare il licenziamento ed essere iscritti nelle liste di mobilità. Il sindacato di categoria, sempre in collaborazione con Barison, però, si è adoperato per assicurare a tutti quelli che hanno perso il lavoro un dignitoso esodo incentivato. «Abbiamo individuato, assieme alla Provincia, il migliore accordo possibile» spiega Cecilia dè Pantz «Purtroppo la crisi del settore meccanico e dell’auto in particolare è sotto gli occhi di tutti. Peccato per la chiusura definitiva delle Viterie Venete, che oggi si trovavano a Monselice, in via Emilia. (f.pad.)
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