Viveva col fidanzato e il fedele Ben da pochi anni a Stra

STRA
Chiara Locrati abitava al secondo piano di uno stabile di otto appartamenti di via Capriccio 17 a Stra assieme al fidanzato e al cane Ben. In quello stabile ci viveva da circa cinque anni. Tutti la descrivono come una ragazza dolce e sensibile, anche se dal carattere riservato. Una donna che amava in maniera sviscerata gli animali. Discreta ma sempre con il sorriso sulle labbra. Ogni sera e quando aveva un momento di tempo, dopo essere tornata dal lavoro, accompagnava fuori il suo Ben. Gli faceva fare una passeggiata per le strade del quartiere Luma, sorto negli anni Settanta per gli operai che giungevano a Stra a lavorare le calzature. Ora quel quartiere si è riempito di nuovi stabili e proprio in uno di questi, costruito sette anni fa, Chiara era giunta da Albignasego. Un’abitazione non troppo lontana dal punto in cui è avvenuta la tragedia. In via Capriccio a stento ci si capacita dell’accaduto. «Non è possibile» urla Tamara tra le lacrime, una vicina che con Chiara divideva l’amore per gli animali e in particolar modo per i cani. «Non ci posso credere. E Ben che fine ha fatto? Non può essere successo proprio a lei. Era una ragazza dolcissima».
«Era una ragazza stupenda – raccontano le vicine di appartamento – E’ un dramma che ci lascia tutti senza parole. Chiara non la conoscevo molto bene ma era sempre cordiale e disponibile. Viveva qui con il suo fidanzato da circa quattro anni. Salutava sempre e amava da morire il suo cane bianco». Un modo di dire che dopo aver appreso la dinamica della tragedia consumata nelle acque del Brenta assume il tono di una tremenda profezia.
Ad Albignasego la notizia è arrivata con un equipaggio dei carabinieri che ha suonato al 2 di via Tintoretto, un condominio nel quartiere Sant'Agostino giusto all'angolo con via Galilei, a poche centinaia di metri dal centro commerciale Ipercity. Era ormai sera e i militari sono stati di poche parole quando hanno invitato Carillo Locrati, papà di Chiara, a seguirli in auto con loro. A casa è rimasta la mamma, preoccupatissima per “qualcosa di grave” capitato alla figlia. L'uomo è stato riaccompagnato poi a casa verso le 21,45, e già si erano radunati i parenti ad accoglierlo. Tornava dal riconoscimento del cadavere della figlia, ma la tragica notizia lo aveva preceduto e non c’era limite alla disperazione dietro alle finestre illuminate del primo piano della palazzina. I Locrati di Albignasego sono tutti imparentati fra di loro, discendenti padovani di un bisnonno orfano a cui era stato dato questo cognome.
Chiara da Stra, dove si era trasferita da qualche anno, era molto più vicina al negozio di Ponte di Brenta, a Padova, gestito con l'amica Stefania Bertolini, l'abbigliamento “Prima Linea” all'8 di via Dante Dinanni.
ha collaborato
Mattia Rossetto
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