Volunia ritorna, ma senza il suo ideatore
PADOVA. La prima volta il risultato non è proprio stato degno delle aspettative del mondo del web. Volunia, il motore di ricerca social sviluppato dal docente del Bo Massimo Marchiori, si è schiantato sui sogni di gloria del suo finanziatore, Mariano Pireddu.
Ora l’imprenditore sardo ci riprova: estromesso dal progetto Marchiori, dalle ceneri di Volunia ha sviluppato Quag, appena lanciato in versione beta, cioè sperimentale, sul web. Il docente padovano non ha mai nascosto la propria delusione per l’implosione del progetto Volunia. Ma ha fatto tesoro dei suoi errori: ha lanciato una sorta di decalogo dedicato agli startupper (gli errori da evitare per una startup), scritto a partire dalla sua esperienza poco felice. Per i profani della navigazione, il motore di ricerca ha solo cambiato nome, ma in realtà il nuovo direttore tecnico Luca Giorcelli (co-fondatore della web agency Veryweb) ha impresso una svolta che va a cozzare dritto contro l’idea sottesa al progetto del professor Marchiori, che di web se ne intende, visto che ha inventato uno degli algoritmi che fanno “girare” Google.
Se Volunia era un meta-motore di ricerca, nato per far incontrare gli internauti che hanno interessi in comune fuori dal recinto imposto da siti e social-network, Quag (fusione tra i termini query e tag) si appoggia a due colossi come Bing e Google in attesa, forse, di sviluppare un motore proprio. L’accoglienza di Quag da parte del mondo del web è stata tiepidina. Wired.it gli ha dedicato un servizio, ma niente squilli di trombe e tifo da stadio come per Volunia. Qual è il filo rosso che lega il progetto di Giorcelli con quello di Marchiori? Mariano Pireddu, che prima aveva finanziato la startup padovana e che ora ha investito 1,2 milioni di euro in Quag. Se Volunia si poneva come “livello” social posto al di sopra delle pagine ottenute dai motori di ricerca, Quag invece vuole raccogliere gli utenti intorno a interessi comuni a partire dalle ricerche effettuate. Non cambiano quindi solo la grafica ed il direttore tecnico, la differenza è sostanziale.
E Volunia? Dal giorno del suo lancio, avvenuto al Bo il 6 febbraio del 2012, il progetto Marchiori-Pireddu non è mai riuscito a decollare completamente. Motivo? La spiegazione la si trova leggendo in filigrana la lettera aperta attraverso cui Marchiori, ormai mesi fa, ha comunicato di aver abbandonato la direzione tecnica della startup. Troppe incomprensioni con l’amministratore delegato, che non faceva che togliere centimetri di autonomia al matematico del Bo. Le opposte visioni hanno condotto alla rottura definitiva. Ed ora? Volunia esiste, basta cliccare su www.volunia.com per rendersene conto. Marchiori dal canto proprio non si ferma. Ha messo nel bagaglio delle esperienze non proprio positive l’avventura avviata con Pireddu.
Innamorato delle potenzialità del web, convinto che i nuovi modi di fare informazione siano la cifra dello sviluppo di internet, Marchiori pensa a come mettere in pratica le nuove sue idee. “Perché”, ha detto, “le nostre possibilità sono limitate solo dalla nostra immaginazione”.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova