Wok Marco, chiuso dal Nas e riaperto

Il ristorante di Due Carrare subisce sequestro lampo per cattive condizioni igieniche: 24 ore di pulizia e nuovo permesso
Di Enrico Ferro
FERRO RISTORANTE WOK MARCO DUE CARRARE
FERRO RISTORANTE WOK MARCO DUE CARRARE

Chiusura e sequestro-lampo per il ristorante Wok Marco di Due Carrare, dopo la vista ricevuta mercoledì da una task force formata da carabinieri del Nas, Usl e Servizio veterinario. Le autorità hanno imposto la chiusura del locale per le scarse condizioni igienico sanitarie rilevate all’interno. Gli uomini del nucleo anti sofisticazione ne hanno disposto il sequestro. Ma dopo 24 ore di intenso lavoro il titolare Marco Hu è riuscito a ripristinare la situazione, ripulendo tutti i locali e ottenendo così il permesso a riaprire.

Nel corso del controllo sono stati sequestrati anche cento chili di prodotti ittici perché senza tracciabilità e mal conservati. È stata notificata una sanzione di circa 5 mila euro per la mancata indicazione degli alimenti congelati. Ma l’aspetto peggiore, secondo quanto rilevato da militari e ispettori, riguardava proprio le condizioni igieniche, con sporco e grasso presenti in modo non certo conforme alle norme.

I carabinieri hanno campionato vari alimenti, sia carne che pesce e hanno eseguito anche una serie di tamponi ambientali sulle attrezzature utilizzate in cucina.

Il provvedimento di chiusura disposto dall’autorità, dunque, ha impedito al locale di tenere aperto mercoledì sera. Ma il titolare Marco Hu si è rimboccato le maniche, ha assoldato un’impresa di pulizia e in 24 ore ha ripristinato la situazione chiedendo la visita dell’Usl per il successivo dissequestro. Ora si attende l’esito delle analisi di laboratorio: tutti i campioni prelevati saranno esaminati all’istituto Zooprofilattico di Legnaro.

Ciò che è successo resta comunque un fulmine a ciel sereno per il locale aperto lungo strada Battaglia, un colosso da 400 posti a sede e menu “flat”: prezzo fisso, cibo a volontà.

Marco Hu, titolare e creatore della catena “Wok Sushi” si difende così: «La nostra cucina è completamente in vista. Noi abbiamo scelto di tenerla così per consentire ai clienti di vedere ciò che facciamo. Con una situazione simile, come potremmo permetterci condizioni igieniche insufficienti? Certo, nella sala riunioni hanno trovato qualche confezione di alimenti. L’avevamo temporaneamente adibita a deposito ma doveva essere per un periodo limitato. Tutto il resto è a posto e lo dimostra il fatto che mi hanno fatto riaprire dopo 24 ore».

L’imprenditore cinese è molto conosciuto, oltre che per il format di locali aperti in zona (Cadoneghe, Due Carrare, Marcon e Preganziol), anche per la sua amicizia con il governatore del Veneto Luca Zaia e con altri personaggi del mondo della politica, degli affari e dello spettacolo.

@enricoferro1

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