Zaia apre alla staminali: «Se ci autorizzano, pronti a somministrazione»

Il governatore del Veneto solleva una questione tecnica con l’Agenzia del farmaco, ma spiega: «Pronti a erogare cure a Celeste, a Sofia e agli altri bimbi»
20060615 - ROMA -CRO- STAMINALI: LE FUTURE FABBRICHE DI ORGANI E TESSUTI - Una ricercatrice del laboratorio di ematologia, oncologia e medicina molecolare dell'Istituto superiore di Sanita' diretto da Cesare Peschle al lavoro in una cappa per la coltivazione di cellule questa mattina a Roma. ll laboratorio di ematologia, oncologia e medicina molecolare dell'Istituto e' uno dei centri di eccellenza italiani per lo studio delle cellule staminali adulte. In particolare in questo laboratorio sono state identificate alcune cellule 'madri' del sangue.PERI/ANSA/PAT
20060615 - ROMA -CRO- STAMINALI: LE FUTURE FABBRICHE DI ORGANI E TESSUTI - Una ricercatrice del laboratorio di ematologia, oncologia e medicina molecolare dell'Istituto superiore di Sanita' diretto da Cesare Peschle al lavoro in una cappa per la coltivazione di cellule questa mattina a Roma. ll laboratorio di ematologia, oncologia e medicina molecolare dell'Istituto e' uno dei centri di eccellenza italiani per lo studio delle cellule staminali adulte. In particolare in questo laboratorio sono state identificate alcune cellule 'madri' del sangue.PERI/ANSA/PAT

PADOVA. «In Veneto il Centro dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza è in attesa da lungo tempo dell’autorizzazione e le terapie con cellule staminali sono erogabili anche nelle Aziende Sanitarie Universitarie di Padova e Verona». Lo afferma il presidente del Veneto Luca Zaia. «Siamo quindi pronti a erogare cure a Celeste, a Sofia e a quanti altri piccoli possano averne bisogno - conclude - purchè ci si diano le necessarie autorizzazioni».

«Ricordo però - osserva ancora Zaia - che c’è in ballo anche una questione squisitamente tecnica: L’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) considera le cellule staminali alla stregua di farmaci ed i centri che erogano le cure alla stregua di produttori. Se questa è la norma chiedo all’Aifa di accelerare al massimo le proprie verifiche che possano portare al più presto all’autorizzazione dei centri che saranno ritenuti idonei».

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