Zannoni addio, chiude la storica libreria: vendite a picco

A fine gennaio cessa definitivamente l’attività in corso Garibaldi. Licenziati i quattro dipendenti
La libreria Zannoni
La libreria Zannoni

PADOVA. Zannoni chiuderà i battenti per sempre a fine gennaio. La storica libreria si trova da dieci anni in corso Garibaldi, angolo largo Europa. Dal 1986 la libreria fa parte del circuito commerciale, denominato Librerie del Centro - Supermercato del Libro, guidato dal trevigiano Igino Pastrello e dai figli Angelo e Laura, con filiali omonime anche a Mestre, Belluno, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. Il cuore dell’azienda, invece, è sempre rimasto nel capolugo della Marca, in via Castellana 37.

A Padova, da decenni, la Zannoni è sempre stata un punto di riferimento importante per gli studenti, per gli amanti della narrativa, della saggistica e della cultura in genere. Sino all’inizio dell’attuale anno scolastico, poi, la libreria di corso Garibaldi ha sempre lavorato molto anche nel settore dei testi scolastici. Dai libri per la scuola dell’obbligo fino a quelli per gli istituti superiori. Con la chiusura definitiva, dal prossimo febbraio perdono il posto di lavoro tutti i quattro attuali dipendenti.

«Purtroppo anch’io perderò il posto. Mi è sempre piaciuto molto questo lavoro per il contatto con la gente e con la cultura» sottolinea Giorgia Riondato, diplomatasi all’Itc Einaudi ai tempi della preside Albina Aurora Scala, oggi dirigente al Tito Livio. «Di questi tempi non sarà facile trovare una nuova occupazione. D’altronde le vendite, negli ultimi tempi, non erano più le stesse di una volta. La concorrenza del mercato del settore on line diventa sempre più spietata. La gente legge meno e anche il mercato annuale dei testi scolastici non rende più come una volta».

Uno dei clienti più affezionati della Zannoni è sempre stato anche Gioacchino Bragato, il pittore che vive tra l’Arcella ed il Portello. «Quando vedrò le serrande abbassate della Zannoni mi piangerà il cuore» osserva Bragato. «Da sempre è tra le mie librerie preferite. Tanti anni fa vi ho acquistato un libro raro di Giovanni Papini, che è considerato una vera chicca del settore. Ma questi, nel bene e nel male, sono gli effetti del cosiddetto progresso. I lettori sono sempre meno. Tutti hanno il computer e, quasi sempre, non si rendono conto del valore della lettura di un bel libro di narrativa oppure di saggistica».

Naturalmente, da alcune settimane, in base alle normative commerciali vigenti, quasi tutti i libri esposti in vetrina e negli scaffali interni sono in vendita con lo sconto del trenta per cento. A disposizione degli ultimi clienti anche i libri per ragazzi e per i bambini.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:crisi

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova