Zanon confermato leader di FdI a Padova: «Alle elezioni 2027 un nostro candidato»
I meloniani rivendicano la leadership nel centrodestra. La Lega: «Lavoriamo insieme, Padova è contendibile»
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Gabriele Zanon è stato confermato segretario cittadino di Fratelli d’Italia. E sabato primo marzo, dal palco della Fornace Carotta, ha lanciato la sfida al centrosinistra verso il 2027, annunciando un percorso che potrebbe portare a un candidato politico proprio del partito della premier Giorgia Meloni.
Lega e Forza Italia per ora stanno a guardare, ma non manca molto alle prossime comunali e non si vogliono ripetere gli errori del 2022.
«Siamo il primo partito a Padova e dopo le regionali, che saranno un test di prova e di tenuta della coalizione, arriveremo al tavolo delle trattative con due anni di lavoro – spiega Zanon, pronto a partire con il suo progetto “Cantiere Padova” – Perché fuori dal palazzo tutti i partiti fanno fatica a tessere reti di interessi legittimi. Noi invece daremo risposte concrete e approfondiremo le tematiche care ai cittadini».
Zanon era l’unico candidato, quindi non ha avuto sfidanti, ma la tensione dell’appuntamento si è fatta sentire, tanto da provocargli uno svenimento mentre smontava bandiere e banchetti alla Fornace Carotta. È stato trasportato al pronto soccorso e dimesso dopo qualche ora con il consiglio dei medici di riposare qualche giorno.
Un candidato della destra
In mattinata però l’area era stata frizzante e il più esplicito di tutti nella sfida al centrosinistra, ma anche nell’intestare a Fratelli d’Italia il prossimo candidato sindaco era stato l’altro Zanon, il fratello Raffaele: «Sergio Giordani è diventato la foglia di fico di una sinistra che con la sua nomenclatura inconcludente non è mai capace di andare oltre l’ordinaria amministrazione – le sue parole – Ma ora è il nostro turno. Il centrodestra, negli ultimi 25 anni, ha espresso due candidati di area Forza Italia e due volte dell’ambito Lega. Fratelli d’Italia ha oggi la stoffa, oltre alla caratura da primo partito a tutte le recenti elezioni, per esprimere un proprio candidato e una propria classe dirigente che guidi Padova dal 2027».
Senza mezzi termini quindi Zanon ha rivendicato un ruolo che spetterebbe al suo partito, davanti al segretario regionale Luca De Carlo, alla parlamentare Elisabetta Gardini, all’europarlamentare Elena Donazzan, ai consiglieri comunali e ai militanti ed anche davanti agli esponenti di Forza Italia, tra cui Elisa Venturini, Luca Callegaro e Fabrizio Boron.
«Questa fase congressuale ha un grande punto di arrivo e partenza – ha evidenziato invece Enoch Soranzo, il segretario provinciale – Questi congressi stanno dimostrando come Fratelli d’Italia sia una forza unita. Ovvio che il confronto a volte al nostro interno è duro, ma sappiamo trovare sintesi e parlare con una sola voce».
La replica della Lega
Sfidare il centrosinistra alla luce degli ultimi sondaggi, che descrivono una Padova come la “Bologna del Veneto”, sarà complesso.
Un candidato di Fratelli d’Italia dovrebbe fare i conti prima di tutto con la Lega: «Il centrodestra sarà protagonista e sono convinta che troveremo il miglior candidato possibile – sostiene la segretaria cittadina del Carroccio Federica Pietrogrande – Né Fratelli d’Italia, né noi, né Forza Italia ha l’interesse ad intestarsi il candidato. Tutti avranno un loro ruolo e saranno fondamentali. Sono sicura che il prossimo sindaco sarà di centrodestra, perché Padova non è affatto rossa come sostengono i sondaggi farlocchi di Giordani, ma è storicamente democristiana».
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