Zarattini ha ritirato il piano Il maxi-allevamento non si fa

SAN MARTINO DI LUPARI. Il maxi allevamento di polli a Sant’Andrea non si farà più. A comunicarlo è la società agricola Zarattini di San Martino di Lupari che aveva intenzione di costruirlo nei...
DeMarchi Castelfranco protesta contro allevamento di polli davanti al municipio
DeMarchi Castelfranco protesta contro allevamento di polli davanti al municipio
SAN MARTINO DI LUPARI. Il maxi allevamento di polli a Sant’Andrea non si farà più. A comunicarlo è la società agricola Zarattini di San Martino di Lupari che aveva intenzione di costruirlo nei terreni di sua proprietà nella zona di via Picà, nel territorio comunale di Castelfranco Veneto. «Si comunica di aver irrevocabilmente deciso il ritiro del progetto relativo al nuovo allevamento avicolo gia regolarmente autorizzato – si legge nel comunicato diramato ieri –. A seguito di molteplici valutazioni, l’azienda, in completa autonomia ed indipendenza, ha ritenuto strategico dirottare risorse e apportare benessere economico in altri territori laddove il valore di determinate scelte imprenditoriali viene compreso dai soggetti privati ed incentivato dai soggetti pubblici. L’azienda auspica che tutti gli organismi pubblici e i privati coinvolti, anche tramite il confronto con altre realtà oggetto di tali insediamenti 4. 0 all’avanguardia dal punto di vista della tecnologia ed in regola con le severissime normative europee ed italiane del settore, possano comprendere il valore dell’opportunita economica ricaduta sul loro territorio ora sfumata a causa del cambio di direzione assunto dalla societa Agricola Zarattini srl». L’azienda non aggiunge altro rispetto a questa decisione che indubbiamente arriva a sorpresa. Se non altro per il fatto che solo una settimana fa si era tenuto un vertice a porte chiuse con i capigruppo consigliari castellani e il comitato frazionale che si opponeva all’allevamento
(in foto, una protesta)
il cui esito era stato tutt’altro che un muro contro muro. Anzi, sembrava che si fosse aperto qualche spiraglio per trovare una soluzione a una proposta che aveva trovato subito la forte opposizione non solo della frazione intera ma anche dell’intero consiglio comunale, sindaco in testa, per i rischi di inquinamento che avrebbe determinato la presenza di quasi un milione di polli all’anno a breve distanza dal centro abitato. Inutili le rassicurazioni dell’azienda. In pochissimo tempo la protesta è stata organizzata con tanto di striscioni appesi ai balconi delle case e il lancio di un raccolta di firme che in poco tempo ha raggiunto le tremila adesioni. Anche al momento dell’unico confronto l’esplicito invito era stato quello di rinunciare ad un progetto che avrebbe visto la costruzione di un allevamento di settemila metri quadrati. Ieri la vicenda è arrivata al capolinea.
(d. n.)


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