Zed: «Sogno per Padova una struttura come la Malmö Arena»

Il promoter si prepara ad un’estate di grandi eventi e promette novità in autunno: «Un'area famiglie accanto al Geox»

PADOVA. Due nuovi progetti, due grandi strutture che si affiancheranno al Gran Teatro Geox, al PalaFabris, allo Stadio Euganeo e alla Company Arena di Piazzola sul Brenta, attualmente i punti focali della musica live a Padova: palcoscenici d'interesse ormai internazionale, sui quali negli ultimi anni si sono alternate star come Bruce Springsteen, Carlos Santana e, sabato prossimo, Jovanotti.

La firma di queste novità è quella della società Zed, fautrice da sempre della scalata di Padova verso le vette dell'intrattenimento musicale.

«L'idea è di creare una prima struttura vicina al Gran Teatro Geox di corso Australia, che diventi centro di intrattenimento e ristorazione dedicato soprattutto alle famiglie. Uno spazio in cui tenere giochi per i bambini, proiettare video, offrire spettacoli per ragazzi. Poi c'è il progetto di una nuovo grande complesso, ispirato alla Malmö Arena svedese che quest'anno ha ospitato l'Eurovision Song Contest: 15mila posti a sedere per concerti di alto livello che renderebbero Padova un tassello fondante dello sviluppo culturale della nostra regione», afferma con il suo consueto entusiasmo Diego Zabeo, 43 anni, fondatore della Zed, grazie al quale negli ultimi anni Padova è letteralmente decollata dal punto di vista degli eventi live, proiettandosi a diventare sempre di più il riferimento non solo per l'Italia, ma anche per una parte d'Europa.

«La musica è industria, e come tale deve essere gestita. È importante che il sistema politico si renda conto del potenziale che eventi come quelli che organizziamo hanno sulla crescita del Pil della nostra città. La sinergia fra noi e la città di Padova, intesa come amministrazione comunale insieme agli operatori delle attività collaterali ai nostri eventi (ristoratori, albergatori, promotori turistici) è fondamentale», afferma Diego Zabeo. «Ma non sono tutti "lustrini", come potrebbe sembrare ad un occhio esterno. I costi per organizzare eventi come i nostri sono altissimi e la complessità organizzativa enorme: il margine che rimane è basso, mentre il rischio d'impresa molto alto, e ci giochiamo il lavoro di mesi in unico giorno, quello dell'evento», sottolinea Zabeo.

Nel frattempo è iniziato il calendario estivo dell'Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta: venerdì scorso si è esibito Carlos Santana sulle note del suo pop-rock latino, e nelle prossime settimane sarà la volta di altri mostri sacri della musica, come Crosby, Stills and Nash e Mark Knopfler.

Altro evento sarà invece all'Euganeo il prossimo 16 luglio, giorno in cui è previsto lo show di un grande artista italiano: Jovanotti, che promette di riempire lo stadio di musica, divertimento e spettatori. E dopo, sempre allo stadio Euganeo, sarà la volta di «The Wall», lo show che porterà a Padova gente da tutta Europa.

«Mi piace definire il concerto un'esperienza sensoriale: è come una pillola di benessere per chi vi partecipa. È per questo che il nostro è un lavoro sì molto complesso, ma che dà moltissima soddisfazione: facciamo contenta tanta gente», conclude Zabeo. E di questi tempi, non è cosa da poco.

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