A Jesolo i segreti della Mummia di Asti

Alla rassegna sull’Egitto tecniche di polizia scientifica svelano misteri antichi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - MOSTRA EGITTO - A SX IL TESCHIO RITRATO, A SX IL CALCO IN GESSO E AL CENTRO IL VOLTO RICOSTRUITO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - MOSTRA EGITTO - A SX IL TESCHIO RITRATO, A SX IL CALCO IN GESSO E AL CENTRO IL VOLTO RICOSTRUITO
Ha ripreso a vivere, dopo 3 mila anni. Ieri all’anteprima della mostra “Egitto. Dei, faraoni, uomini” in piazza Brescia gli studenti delle scuole di Jesolo sono rimasti impietriti davanti alla ricostruzione dell’antichissima Mummia di Asti, chiamata la “Signora delle Ninfee”, il cui volto e aspetto sono stati ricostruiti al computer nientemeno che dalla polizia scientifica di Torino. Era una bellissima donna di 35 o 40 anni di cui oggi sappiamo molto di più. La mostra aprirà il 26 dicembre, negli spazi espositivi di Venice Exhibition, con la curatrice Donatella Avanzo. Grazie a Valter Capussotto, sovrintendente capo della polizia di Stato e a Marinella La Porta, direttore del Laboratorio di Genetica Forense di Torino è stata possibile la ricostruzione facciale della mummia con una tecnica di modellazione detta “protocollo di Manchester”, che la polizia internazionale usa per l’identificazione dei cadaveri sconosciuti. In platea, egittologi, storici dell’arte, archeologi. In attesa dell’ambasciatore d’Egitto a Roma, sono arrivati i responsabili dell’ente turismo Egiziano in Italia con il direttore Emad F. Abdallah, quindi il presentatore del programma televisivo di Raidue “Voyager”, Roberto Giacobbo: «È una mostra che è riuscita a essere coinvolgente divertente e vera». Grande emozione nel vedere le tecniche di ricostruzione facciale utilizzate dalla scientifica anche nei casi irrisolti di indagine su cadaveri.


I vari reperti esposti alla Spazio Aquileia provengono da musei e collezioni pubbliche e private, a partire dal Museo Nazionale del Cairo, dal Museo di scultura antica Giovanni Barracco di Roma, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Civico Museo Archeologico di Asti e quello di Storia e Arte di Trieste. E ancora, il Museo del Papiro di Siracusa e la collezione Famiglia Sinopoli.


Un viaggio nei millenni alla scoperta di storia e cultura egizia ai tempi dei faraoni, con ricostruzioni delle sale per l’imbalsamazione. Dall’Adriatico al Mediterraneo per risalire il Nilo. Già un migliaio le scolaresche che verranno in visita, 15 mila studenti da tutta Italia. Si potranno esplorare le camere sepolcrali, la tomba dell’artigiano Pashed e la leggendaria tomba di Tutankhamon perfettamente ricostruita nel suo scintillio dorato.


La Mummia di Asti è però l’affascinante protagonista: sottoposta addirittura a una Tac per rivelare i misteri sulla sua vita e le sue forme e chi aveva violato la sua sepoltura. Resta un mistero: il piccolo oggetto che la Tac ha rivelato all’interno della mummia perfettamente conservata. E per brindare all'evento, un vino esclusivo prodotto secondo i canoni dei faraoni ricostruiti con alcuni resti trovati nella tomba di Tutankhamon.


Giovanni Cagnassi


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