Bignardi: «Avevo il cancro e criticavano il mio look»

Dopo la chemio è stata giudicata per i capelli ma ha taciuto per non ferire i suoi detrattori
Daria Bignardi in una foto d'archivio. ANSA/FLAVIO LO SCALZO
Daria Bignardi in una foto d'archivio. ANSA/FLAVIO LO SCALZO

ROMA. Daria Bignardi, ex direttrice di Rai 3, 57 anni, ha avuto un tumore: lo ha raccontato in un’intervista a Vanity Fair («È la prima volta e anche l’ultima, spero»): «Non ho rimosso niente, ma ho elaborato tutto anche scrivendo questo libro» dice parlando del suo nuovo romanzo “Storia della mia ansia” (in libreria dal 20 febbraio) che «la chemioterapia fa schifo, ma serve» e che «non è un libro sulla malattia, è una storia d’amore, e sul rapporto tra l’amore e l’ansia. Il cancro è soltanto un evento che lo attraversa». Svela di essersi accorta del tumore facendo una mammografia di routine, appena terminata l’ultima stagione delle Invasioni barbariche. Confessa di non averne parlato prima perché «chi è ammalato considera la propria malattia il centro del mondo, ma anche se ho rispetto per chi soffre, parlare pubblicamente della malattia in generale, o peggio ancora della mia, non mi interessa». Le cure le hanno causato la perdita dei capelli: «Il giorno della nomina a Roma, avevo la parrucca. L’ho portata per diversi mesi, era molto carina. Poi andando avanti e indietro tra Milano e Roma, a gestire ’sta parrucca, a un tratto, non ce l’ho fatta più. L’ho tolta dalla sera alla mattina e mi sono presentata al lavoro con i capelli corti e grigi che stavano ricrescendo. Ma non ho dato spiegazioni». Dice anche di non essere rimasta ferita dalle critiche per il suo look da «radical chic»: «Sono vaccinata. Chiunque compare, oggi, è oggetto di una tale massa di critiche che non bisogna esserne toccati. In alcuni casi, mi dispiaceva per loro. Mi preoccupavo che rimanessero male se avessero saputo del cancro. Sono materna».



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